Edizione:2006/2007
Data pubblicazione:09/07/2007
Giovedì 5 luglio 2007, alle ore 8 circa, una telefonata al 113 segnalava la presenza del corpo di un uomo all’interno della recinzione del giardino dell’ospedale "Grassi" di Ostia, a Roma. Sul cadavere non sono stati trovati documenti e a causa dell' avanzato stato di decomposizione non è stato possibile il rilievo delle impronte digitali. Non sono stati riscontrati segni di violenza e non è stato ancora possibile accertare le cause della morte. L’autopsia eseguita il 9 luglio al Policlinico "Gemelli" ha fatto risalire la data del decesso a circa 20 giorni prima. Si tratterebbe di un uomo di razza caucasica, di circa 50-60 anni, alto circa 1,75, capelli brizzolati scuri e dalla corporatura normale. Indossava un giubbotto di colore indefinito per la presenza di fango, pantaloni sportivi rosso bordeaux e scarponcini marroni marca "Nero Giardini", numero 44-45, perfettamente calzanti. L'esame autoptico ha rilevato un segno nella zona dell’inguine sinistro, che sembrerebbe un frammento di un tatuaggio.
Si è pensato che potrebbe trattarsi di un uomo senza fissa dimora, anche per la presenza di una felpa che sembra sia stata usata come giaciglio. A pochi metri dal corpo è stata trovata anche una busta di plastica con dei giocattoli, raccolti forse nei cassonetti. Il dirigente del Commissariato di Polizia di Ostia ha lanciato un appello a chiunque abbia elementi utili all’identificazione.