La mattina del 14 luglio 2006 è stato trovato il corpo privo di vita di un uomo a Marlengo (Bolzano). Era in un campo di mele vicino alla strada comunale e alla trafficata superstrada che collega Merano a Bolzano. Il cadavere, privo di documenti, appartiene ad un uomo di razza bianca di età compresa tra i 50 ed i 60 anni, vestito con una camicia grigia a quadrettatura nera, una cintura nera, pantaloni verdi, calze grigie, scarpe marroni e un paio di boxer di marca israeliana "Gottex" con due scritte in ebraico all’interno.
Il decesso, che secondo il medico legale è avvenuto tra le 9 e le 9.30 di quella mattina, è stato causato da un colpo di pistola sparato in bocca. L’arma, presumibilmente una Smith&Wesson calibro 38 special prodotta nel 1950, con marca e matricola abrase. La posizione delle macchie epostatiche, la pistola infilata in bocca e i residui di polvere da sparo, numerosi sulla mano destra e in parte anche sulla sinistra, avvalorano l’ipotesi del suicidio. Accanto all’uomo una borsa da viaggio a tracolla blu contenente 32 proiettili non esplosi dello stesso tipo di quelli trovati nel tamburo della pistola, una bottiglia d’acqua, una scatola di Cibalgina e una di Valeriana vuote e un biglietto con scritto: "SUICIDIO anonim".Un altro biglietto identico si trovava all’interno del taschino della camicia.
L’uomo potrebbe essere arrivato sul posto a piedi, visto che nelle vicinanze non è stato rinvenuto alcun mezzo di trasporto abbandonato. Ma potrebbe anche aver chiesto un passaggio a qualcuno che potrebbe forse ricordare particolari utili all’identificazione.