Data pubblicazione:04/05/2012
Il 27 aprile 2012 un cadavere è stato trovato nella acque del torrente Argentina, nel territorio del comune di Taggia (Imperia), sotto il ponte dell’Autofiori, in località Bruxa. Si tratta di un uomo di età compresa tra i 25 e i 35 anni, statura 170 cm circa per 70 kg. di peso, capelli castano scuro di lunghezza media e occhi castani. Gli mancano due denti, non ha tatuaggi né cicatrici anche se, probabilmente in passato, ha subìto la frattura di una costola. Il confronto delle impronte digitali è stato negativo. Indossava un giubbotto nero ”Scorpion Bay”, una maglietta a maniche corte nera, pantaloni marroni e scarpe da ginnastica "New Balance". Al collo una collanina con un ciondolo a forma di colomba. Secondo i dati emersi dall’autopsia, sarebbe precipitato da un’altezza considerevole riportando gravi lesioni alla colonna vertebrale e agli organi interni. Poi, privo di vita, sarebbe stato trascinato dalla corrente per qualche chilometro. I Carabinieri della compagnia di Sanremo, su disposizione del pubblico ministero Maria Paola Marrali, hanno diramato una ricostruzione digitale del volto, le foto del ciondolo e di una delle scarpe.
In seguito alle indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sanremo, dr.ssa Marrali, il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Sanremo ha dato un nome al cadavere ritrovato nel torrente Argentina il 27 aprile sotto il ponte dell’Autofiori. Si tratta un uomo di 37 anni, residente a Torino i cui familiari, che hanno riconosciuto il corpo, non ne avevano denunciato la scomparsa perché abituati alle sue lunghe assenze. Fondamentale è stata la testimonianza di un carabiniere della stazione di Badalucco che si è ricordato di aver controllato il 18 marzo un uomo di Torino che camminava lungo la Strada Provinciale SP548, apparso spaesato e confuso.