Sesso:M
Statura:178
Capelli:castani
Data pubblicazione:11/09/2017
Il 19 agosto è stato ritrovato il cadavere di un uomo semi-carbonizzato, in una radura vicino alla pista ciclabile a Fénis, in Val d'Aosta. Di corporatura normale, età apparente di 40 - 50 anni, alto circa 1.78 - 1.80, ha i capelli castani. La procura e i carabinieri di Aosta hanno chiesto l'aiuto degli spettatori di "Chi l'ha visto?" per poterlo identificare: accanto al cadavere è stato ritrovato un orologio, rimasto fermo alla data del 18, il giorno prima del ritrovamento, mentre le lancette indicano le 6 e 55. Probabilmente sono il giorno e l'ora in cui gli assassini hanno appiccato il fuoco, che poi un temporale ha spento, prima che il corpo bruciasse del tutto. L'orologio nasconde un'altra informazione: una incisione all'interno del fondello di acciaio. Forse l'ha fatta qualcuno al quale è stato portato per una riparazione. Qualche orologiaio la riconosce? Qualcuno sa che cosa significano questi segni? Gli inquirenti hanno chiesto l'aiuto degli spettatori anche per un'auto misteriosa. Due ciclisti l'hanno vista dove è stato trovato il corpo. Si tratta di una utilitaria color rosso amaranto, che nel tardo pomeriggio del 19 agosto andava avanti e indietro sulla ciclabile di Fénis. Qualcuno l'ha notata e può fornire altri particolari?
19/9/2017 - Uno spettatore, dopo aver fatto alcune ricerche su Internet, ha inviato un messaggio alla redazione di "Chi l'ha visto?" riguardante l'incisione all'interno dell'orologio. Se la seconda lettera si legge come "zero" - scrive - si ottiene come risultato "l’immagine di un cinturino per orologio in pelle". Quindi la scritta all’interno potrebbe essere stata fatta qualcuno che doveva sostituire il cinturino? Qualche orologiaio ha questa abitudine? Per la procura e i carabinieri di Aosta sarebbe molto importante capire da quale città veniva l’uomo ucciso e bruciato a Fenis. Importante anche avere informazioni sull'utilitaria rosso amaranto vista sulla pista ciclabile il 19 agosto: qualcuno l'ha ripresa in foto o video di quel giorno nella zona?
Si attente solo il test del Dna per avere la certezza che il corpo semicarbonizzato trovato a Fenis il 19 agosto sia quello di Jean Luc D., tecnico informatico 52enne scomparso da Lione. L'identificazione grazie alla collaborazione tra carabinieri e polizia francese, dopo l'arresto il 6 ottobre di una di 22enne, sospettata di aver ucciso l'uomo e averne trasportato il corpo in Italia in auto, attraverso il traforo del Monte Bianco. La giovane donna, che avrebbe lavorato come escort a Ginevra (Svizzera), ha poi confessato di averlo colpito con due coltellate durante un rapporto sado-maso. Di Jean-Luc D. non si avevano più notizie dal 16 agosto, quando si era recato a Divonne-les-Bains, al confine con la Svizzera, dove il suo cellulare è stato agganciato per l'ultima volta. Anche la sua auto, una Peugeot 306, era sparita. In seguito sono stati effettuati prelevamenti con la sua carta di credito da una persona a volto coperto. L'indagine francese punta a individuare eventuali complici della ragazza, forse una "banda organizzata", avendo come ipotesi di reato non soltanto l'omicidio ma anche il sequestro di persona.