La signora Maria da alcuni anni gira per le strade di Monza (Milano) alla ricerca di tre dei suoi nipoti, figli della figlia Grazia, convinta che oggi si trovino in quella città. Alessandra, Antonio e Ivano, quando avevano rispettivamente 10, 8 e 6 anni, un pomeriggio dell'inverno 1986 sono stati prelevati all'uscita di scuola dagli assistenti sociali inviati dal Tribunale dei Minori di Milano. Secondo il giudice la madre non li accudiva in modo accettabile. La nonna, che non è mai riuscita a farsi affidare i nipoti e che all'epoca era trattenuta in Sicilia da impegni familiari, nega questa accusa e sostiene che proprio la privazione dei figli avrebbe portato al definitivo peggioramento delle condizioni psicologiche della figlia. Dopo che, qualche anno dopo, il Tribunale ha stabilito l'adottabilità dei ragazzi affidandoli al comune di Monza, la signora Maria ha cercato inutilmente di risalire a loro attraverso l'anagrafe. Recentemente le sue speranze si sono riaccese, da quando ha trovato quelli che ritiene essere segni delle visite dei nipoti presso la tomba del loro padre, deceduto nel 1994, e presso la struttura dove era ricoverata la loro madre prima di essere trasferita in una di Canelli (Asti). Sembrerebbe anche che i nipoti di Maria stiano anche cercandosi tra loro. Maria non sa se i ragazzi, oggi adulti, sono stati adottati e hanno cambiato cognome o sono stati solo assistiti dal comune di Monza. In ogni caso ha sottolineato di non voler interferire con la loro vita ma solo far sapere loro che la madre non si è più data pace per la loro mancanza.