Data pubblicazione:15/03/2010
All'anagrafe venne registrata come Renata Ferilio, quando nacque l'11 novembre del 1953 all'ospedale dell' Annunziata di Napoli. All’età di 18 mesi fu adottata da una famiglia di Carinaro, nell'interland di Caserta, da Antonietta e Pietropaolo. Un' infanzia serena, almeno fino ai suoi 9 anni, quando i compagni di scuola le svelarono di non essere figlia biologica della coppia che la stava crescendo. Un fulmine a ciel sereno per una bambina molto sensibile e che finse per un po' di non sapere, per amore di quei genitori che amava tanto. Una scelta fatta con la testa per non offendere una mamma affettuosa e un padre molto presente, che perse poco più che adolescente. La sua adozione si accompagnò a quella di un'altra bambina, adottata lo stesso giorno da una coppia di parenti della sua mamma adottiva. Stesso orfanotrofio di provenienza e due donne, le madri adottive, cugine tra loro. E' la cugina acquisita a svelare, negli anni, a Renata alcuni particolari sulla sua madre naturale, informata a sua volta dalla propria madre adottiva. Una prima indiscrezione importante riguarda il tentativo della madre naturale di Renata, a soli tre mesi dall'adozione, di riprendersi la bambina. Tornò all’ Annunziata con questo intento ma venne informata dagli assistenti sociali dell’avvenuta adozione della figlia. Qualche anno più tardi due donne si presentarono a Carinaro e chiesero di Renata Ferilio, proprio alla donna che l’aveva adottata. La mamma di Renata, turbata, si affrettò ad allontanarle. Chi poteva conoscere il cognome di sua figlia prima dell’adozione? Per Renata non ci sono dubbi. Solo sua madre naturale poteva presentarsi lì a chiedere di lei. Poco più che ventenne Renata conosce Vito, suo marito da 31 anni. E’ grazie a lui che trova finalmente il coraggio di ricercare le sue origini. Fino a quel momento aveva rinunciato ad agire per un senso di rispetto nei confronti della madre adottiva. Quando quest’ultima è mancata, nel