Edizione:2002/2003
Data messa in onda:19/05/2003
Nel 1950 Antonio Deriu ha lasciato Ittiri (Sassari) nel tentativo di cambiare vita. Erano anni grami e il lavoro nelle campagne rendeva molto poco. Per circa tre anni ha lavorato in Belgio, nelle miniere di carbone. E' rimasto in contatto con la famiglia, scrivendo lettere e inviando anche dei soldi. La sorella, Mariangela Deriu, ha raccontato: "Nel '53 sono arrivati gli amici per le ferie, senza mio fratello. Allora lì era crollata una miniera. Quel giorno lui era malato e non è potuto andare giù. Al posto suo è andato un amico di Ittiri. E' crollata questa miniera e morirono in parecchi. Lui ha detto: dovevo essere io il morto lì. Gli amici dissero che lui era partito con un altro amico di Cagliari che si chiamava Italo Burgo. Tutti e due partiti per la Legione Straniera". Sono stati tanti i giovani dell'Italia più povera che si sono arruolati nella Legione Straniera in quegli anni. Dalle lettere che inviava si sa che Deriu è stato prima in Marocco e poi in Algeria. Poi non si è fatto più vivo con la famiglia. Negli anni sono arrivate notizie incerte che lo davano in Francia, a Limoge e a Marsiglia. Un amico, originario di Ittiri, avrebbe anche raccontato alla signora Mariangela Deriu di aver incontrato il fratello, lasciando intendere che, pur essendo vivo e in salute, sarebbe rimasto menomato. Il sospetto, infatti, è che Antonio Deriu non sia più tornato in Sardegna anche per questa ragione. Le sorelle si sono impegnate in ricerche ostinate presso gli enti previdenziali francesi e i consolati italiani in Francia, ma hanno ricevuto sempre risposte ambigue: qualcuno ha detto che sarebbe morto, altri che ci sarebbe ancora una pensione a suo nome.