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Scomparso

Rosina cerca la sorella

Edizione:2004/2005
Data messa in onda:13/02/2001

Agata La Ferla nasce all’ospedale Santa Marta di Catania nel febbraio 1940. La mamma, Concetta, muore nel darla alla luce: ha 33 anni. Il papà, Francesco, dopo i funerali torna a Lentini, dove abita con gli altri quatto figli, e lì trova la cartolina-precetto che lo chiama alle armi. Prima di andare ad Agusta, dove avrebbe dovuto svolgere il servizio militare, torna a Catania e chiede alle suore di badare alla piccola Agata fino al suo ritorno. Durante la sua assenza, le suore mandano diverse cartoline in cui scrivono che la bimba sta bene. Ma un giorno su uno di questi messaggi le suore chiedono al signor La Ferla se è disposto a far adottare Agata a una coppia di sposini che vengono dal Nord Italia. Lui rifiuta categoricamente. Quando Francesco, congedato dal militare circa sei mesi dopo perché vedovo e con cinque figli, torna a Catania a prendere Agata, le suore gli dicono che è morta, e che una bomba è caduta sull’archivio dove avrebbe potuto trovare tutte le informazioni relative alla sepoltura. Francesco non si dà pace, si reca al cimitero dove riposa la moglie, riesce a trovare il registro delle sepolture, ma della bimba non c’è traccia. Francesco continua però a ricevere gli assegni familiari per cinque figli, e non riesce a darsene una spiegazione. L’uomo muore nel 1988. La sorella di Agata, Rosina, si è rivolta a “Chi l’ha visto?” per tentare di scoprire la verità sulla sorte di quella bambina vista una sola volta, all’ospedale di Catania. Nel registro dell’anagrafe di Catania esiste un certificato di morte di Maria La Ferla, figlia di Concetta, nata il 22 febbraio 1940 e morta il 6 luglio dello stesso anno. Coincide il cognome, ma non il nome. Rosina, inoltre, ricorda distintamente che il nome della bambina venne scelto dal papà e dalle suore perché la piccola nacque il giorno di Sant’Agata: il 5 febbraio, non il 22.

  • 13 marzo 2001

    Una giovane donna si è messa in contatto con la redazione di "Chi l'ha visto?", perché avrebbe trovato nella vicenda di Agata La Ferla tanti tasselli in comune con la storia di sua madre. Giuseppina, 61 anni, è stata presa in adozione proprio dall'orfanotrofio dove Agata era stata lasciata dal padre. Dopo la guerra - ricorda la signora - alcune persone arrivarono in vicolo Tre Santi, a Lentini, dove abitava lei, e incominciarono a chiedere informazioni su una bambina bussando a tutte le porte. La mamma adottiva allora l'aveva nascosta. Chi erano queste persone? E come facevano a sapere che lì si trovava una bambina adottata? Forse si trattava proprio di Francesco La Ferla, il papà di Agata, che ha sempre continuato a cercare la figlia, tra i vivi e tra i morti?

  • 1 novembre 2004

    In mancanza dei genitori della signora Rosina, gli esperti del RIS dei Carabinieri di Messina hanno confrontato il DNA suo e dei suoi fratelli certi con quello della signora Giuseppina, giungendo alla conclusione che "al di là di ogni ragionevole dubbio" le due donne non sono sorelle.

  • 7 giugno 2004

    Due anni dopo il loro ultimo incontro, le signore Giuseppina e Rosina si sono incontrate presso la sede del RIS dei Carabinieri di Messina dove sono stati effettuati i prelievi per procedere ad un confronto del Dna.

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