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Scomparso

Le piastrine degli alpini in Russia

Data pubblicazione:26/01/2011

I militari italiani coinvolti nella campagna in Russia dal 1941 al 1943 erano in gran parte appartenenti al Corpo degli Alpini e si trovarono a lottare con il gelo (con punte di – 50°), con la fame e, soprattutto, con una agguerrita Armata Rossa. Il dramma individuale e collettivo che ne scaturì racconta di 26.115 morti, 43.166 feriti e 63.684 dispersi, a fronte di 220.000 soldati impiegati complessivamente durante la spedizione. A guerra conclusa, dopo il ritorno a casa di 10.000 prigionieri, iniziò, a partire dal 1989, il pellegrinaggio dei resti dei caduti verso la madrepatria. Nel luglio del 2009, i coniugi Respighi di Abbiategrasso (Milano), camperisti e amanti della storia, in uno dei loro viaggi in Russia hanno fatto una scoperta. “Assieme ad altri alpini nell'agosto del 2009 sono stato in Russia con l'intento di omaggiare i tanti soldati italiani che nella ex Unione Sovietica hanno lasciato i loro verdi anni. Durante la visita nella città di Miciurinsk, un abitante mi ha affidato molte piastrine di riconoscimento appartenute ad alcuni nostri soldati impegnati nella Campagna di Russia (1941-1943), allo scopo di riportarle in Italia”, ha raccontato Antonio Respighi. Una volta in Italia, i Respighi hanno iniziato la loro missione: il ritorno ‘simbolico’ di ciascun soldato caduto in Russia grazie al piastrino di riconoscimento. Il 23 gennaio 2011 a Pietransieri, frazione di Roccaraso (L’Aquila), Antonio Respighi ha consegnato il piastrino di riconoscimento dell’alpino Attilio Cicone, alla sorella che lo ha ricevuto con grande commozione. Presso la chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Pietransieri, alla presenza del Vescovo, monsignor Angelo Spina, della Fanfara e del Picchetto d’Onore degli Alpini e di altre autorità, Attilio Cicone è simbolicamente tornato ai suoi cari. Coloro che fossero entrati in possesso di medagliette simili possono mettersi in contatto con l’Ana, l’associazione nazionale alpini (www.ana.it ) affinchè altre famiglie possano simbolicamente riunirsi ai propri cari.

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