Il signor Claudio, che cerca il padre naturale, ha spiegato la vicenda della sua famiglia negli anni del dopoguerra: "La famiglia si è divisa in due parti, una parte è rimasta in Emilia e una parte ha preso la strada di Roma". La madre, la signora Amba, Fiorella per i parenti, si era trasferita nella capitale nella seconda metà degli anni '50, sistemandosi presso la zia Maria che insieme al marito aveva una pensione nei pressi della stazione Termini. Nel 1957 in questa pensione di via Torino alloggiavano tre o quattro funzionari di Polizia che seguivano un corso di aggiornamento presso il Viminale, una ragazza straniera e un giovanotto sui 28 anni. Amba si era innamorata di quest'ultimo, conoscitore e cultore di musica classica e operistica, era arrivato da Milano per assumere la gestione di un negozio di musica e dischi che si trovava in via Nazionale 248 e che faceva parte di una catena nazionale di negozi. La signora Maria ha raccontato: "Si erano incontrati anche a casa ma poi si vedevano fuori perché andavano a lavorare in via Nazionale, mia nipote in una sartoria. La sera andavano a teatro perché lui era un appassionato di musica sinfonica. Lei aspettava un bimbo e lei era signorina. Io andai da lui e dissi: "Adesso qui la cosa bisogna sistemarla" e lui rispose: "Io non posso". Dopo pochi mesi lui disse che avevano chiuso questo negozio e partì per Milano. Dopo un anno è venuto a Roma, mi è venuto a trovare per sapere come stavano le cose. Io gli dissi che il bimbo era nato. Era tutta la sua faccia. Lui è rimasto un po' interdetto e mi ha chiesto il numero di Amba. Io gli dissi: "Adesso io la chiamo: se lei ti vuol vedere, se ti vuol far vedere il figlio, a me sta bene". Io telefonai e lei mi disse queste parole: "Non gli dare il mio numero di telefono e non gli dare il mio indirizzo perché io non lo voglio più vedere". Queste furono le sue parole". La signora Amba, che è deceduta a soli 42 anni, si era infatti sposata con un altro uomo che aveva riconosciuto il suo bambino.

La moglie del signor Claudio, ha detto: "Quando nacque nostro figlio ho capito che mio marito ha avuto una crisi. Perché il fatto di rivedersi nel figlio, di essere diventato padre, per lui è stato una cosa tanto importante ed è stato naturale che in quel momento si sia chiesto "Mio padre dov'è? Ma mio padre chi è?". Anche con il suo padre legittimo non c'è mai stato un confronto su questo argomento. Ognuno fingeva di non sapere, quando invece tutti sapevano ".

Il signor Claudio ha rivolto il suo appello nella speranza che il padre naturale possa almeno sapere che lui ora lo sta cercando: "Vorrei almeno che lui sapesse che in questo momento lo sto cercando, così come ha fatto lui quarantacinque anni fa quando io sono nato. E' tornato a Roma per cercarmi e le cose sono andate come sono andate".

La signora Magda ha aggiunto: "Noi vorremmo dargli qualcosa. Gli vogliamo dare la nostra serenità. E' giusto che lui sappia che suo figlio è felice, ha una famiglia serena, ha un figlio. Noi vorremmo dargli la possibilità, se lui crede, se lui vuole, di farglielo conoscere. Anche solo con una fotografia, se anche non lo vuole conoscere personalmente".