Data messa in onda:16/10/2001
Francesca vorrebbe riabbracciare la figlia che diede al mondo nell'estate del 1961 in una sala parto dell'isola di Ischia. L'aveva chiamata Filomena, come la madre del ragazzo che aveva abusato di lei durante una gita a Pompei, e poi era fuggito via, in America. Francesca, figlia di modesti pastori, aveva allora 23 anni. Viveva a Padula, un paese in provincia di Salerno. La gravidanza venne considerata "una vergogna" dai suoi genitori, e per Francesca iniziò un vero e proprio calvario. La madre la teneva segregata in casa, il padre la maltrattava cercando di procurarle un aborto. Al sesto mese di gravidanza venne condotta in una struttura sanitaria sull'isola di Ischia, l'Opera Nazionale Maternità e Infanzia.
Filomena, la bambina, venne portata all'Annunziata di Napoli appena svezzata perché fosse data in adozione. Francesca tornò a Padula, ma neanche un mese dopo i suoi genitori riuscirono a farla internare nel vecchio manicomio di Nocera Inferiore, dove la donna rimase per quasi vent'anni. Nel 1978 Francesca sposò Gigino, un uomo che abitava vicino all'ospedale psichiatrico, e finalmente uscì dalla struttura dove era stata segregata per tutto quel tempo. Nel 1995, dopo diciassette anni di matrimonio - forse gli unici anni sereni vissuti da Francesca - il marito morì.
Ora questa donna, abbandonata e ripudiata quarant'anni fa dalla sua famiglia per degli incredibili pregiudizi, chiede che le venga resa giustizia, e vorrebbe avere notizie di Filomena. Le ricerche effettuate negli archivi del municipio di Padula, del manicomio di Nocera, della clinica di Ischia e dell'Annunziata di Napoli non hanno finora dato risultati.
Maria, una signora che faceva l'ostetrica presso l'istituto dove ha partorito Francesca, si è messa in contatto con la redazione di "Chi l'ha visto?". Attraverso i suoi ricordi si è potuta stabilire la data esatta della nascita della bambina. Quel giorno la signora aveva fatto la madrina di cresima a Francesca, che aveva poi partorito la sera stessa. La coincidenza della cresima e del parto hanno consentito all'ostetrica di risalire alla data di nascita della bambina, attraverso un documento custodito presso gli archivi della curia di Ischia. La piccola si chiamava Maria Lucia, e non Filomena, come invece ricordava la mamma.
Maria ha telefonato a Francesca e lei, dopo quarant'anni, l'ha riconosciuta immediatamente; le due anziane amiche si sono poi incontrate a Ischia