Edizione:2000/2001
Data messa in onda:18/06/2001
Quella di Daniele è una storia incredibile. Quest'uomo, a un certo punto della sua vita, ha saputo di "non esistere". Nessun ufficio, nessuna anagrafe è in grado di stabilire esattamente chi sia. Daniele ricorda di essere nato a Napoli e di aver trascorso i suoi primi sette anni di vita con la nonna paterna, che si chiamava Rosa,nel quartiere Santa Lucia. Nonna e nipote si sarebbero trasferiti in Francia nel 1961 a Ermont, un quartiere della periferia nord di Parigi. A Daniele la nonna raccontava che i suoi genitori, Ubaldo e Rosa Riva – che avevano fondato un piccolo circo che viaggiava nei paesi del Mediterraneo - erano morti a Barcellona in un incidente stradale quando lui aveva solo tre anni. Nell’incidente – gli aveva detto la nonna - avevano perso la vita quindici o sedici persone, tutte appartenenti al circo "Riva". Dei suoi genitori Daniele ha una fotografia, sul cui retro c’è scritta la data del loro matrimonio: 1949.
A Parigi Daniele ha frequentato la scuola fino all'età di quattordici anni quando - nel 1967 - la nonna è morta. La sua salma - secondo i ricordi dell'uomo - sarebbe stata portata a Messina, in Sicilia. La sera stessa il ragazzino è scappato da casa.
Ha iniziato a lavorare ai mercati generali di Parigi, arrangiandosi come poteva. Ha imparato il mestiere di cuoco, e nel tempo libero viaggiava in Europa, spostandosi con l'unico documento che possedeva: il passaporto, che era riuscito ad ottenere presso il consolato di Parigi sulla base del vecchio passaporto della nonna, sul quale c'erano la sua fotografia da bambino e la sua data di nascita: 24 dicembre 1953.
Nel 1974, durante un viaggio a Nizza, qualcuno gli ha rubato il passaporto. E per Daniele è cominciato l'incubo. Si è rivolto al consolato italiano per avere un nuovo documento, ma gli è stato risposto che nei registri dello stato civile di Napoli non c'era traccia di lui. Sono passati 27 anni da allora. Si è recato a Napoli decine di volte, ma non è riuscito a trovare nessun ufficio che potesse attestare la sua esistenza.
Daniele ha iniziato persino a dubitare dei suoi ricordi. E' infelice e disperato. Ora vive a Nizza, dove è comproprietario di un ristorante. Non può sposarsi con la sua compagna, dalla quale ha avuto una figlia.
A Napoli Daniele ha un amico, che fa il consigliere comunale. Si è occupato del suo caso, facendo mille tentativi inutili alla questura di Napoli, ai consolati, al tribunale, all’anagrafe, nelle parrocchie, al cimitero di Messina dove sarebbe sepolta la nonna.
A Barcellona nessuno ricorda quel gravissimo incidente stradale che sarebbe avvenuto nel 1956. Anche negli archivi storici dei giornali non si trova una notizia del genere. Una delle più importanti famiglie circensi italiane si chiama effettivamente Riva, e in questo periodo la più anziana della famiglia, Ofelia, si trova proprio in Spagna. Ma anche lei non sa niente di questa storia.
“Chi l’ha visto?” è riuscito a trovare una traccia al consolato generale d’Italia a Parigi: la pratica di ingresso in Francia di una Rosa Giroletti in Riva, nata a Canusano nel 1890. Questo paese, però, non esiste. O, forse, non esiste più. Facendo una ricerca su internet è stata trovata una pagina dedicata a un eroe di guerra, nato nei primi anni del secolo a Canusano, in provincia dell’Aquila.
Dopo la trasmissione del 18 giugno, sono arrivate in redazione centinaia di telefonate e di e-mail. Non si è ancora risolto l'enigma dell'identità di Daniele, ma i telespettatori hanno permesso di decifrare alcuni particolari. Il paese citato nel documento trovato nel consolato di Parigi non era Canusano ma Camisano Cremonese. E' stato ritrovato, presso il comune, l'atto di nascita di Rosa Riva, la signora che aveva lo stesso presunto nome e cognome della nonna di Daniele. Entrambe le donne sono vissute in Francia, ma la data della loro morte varia di molti anni, e porta ad escludere che si tratti della nonna. Le ricerche effettuate da "Chi l'ha visto?" a Messina, dove dovrebbe essere stata portata dalla Francia la salma della nonna di Daniele, sono state purtroppo infruttuose: nessuna traccia è stata trovata nei registri del municipio e del cimitero. L'unica speranza di Daniele è che qualcuno dei telespettatori riesca a ricordare questo fatto, avvenuto nel 1967. La signora potrebbe anche essere stata sepolta nel cimitero di uno dei 108 comuni della provincia.
"Chi l'ha visto?" ha cercato altre tracce nel quartiere Santa Lucia di Napoli, dove Daniele ricorda di aver vissuto nei primi anni di vita insieme a sua nonna, in via Raffaele Cesare 31. Qui nessuno riesce a ricordare questo bambino, ma nel palazzo accanto, al civico numero 7, un tempo c'era una pensione dove viveva una coppia di nonni con un nipotino. Nella metà degli anni Cinquanta il nonno è morto, e la moglie è partita con il bambino, per non tornare più. Nello stesso palazzo abitavano anche delle giovani che si esibivano nei locali notturni. Daniele - ipotizzano alcuni abitanti del quartiere - potrebbe essere il figlio di una di queste ragazze, e la nonna potrebbe aver raccontato al nipote una verità diversa.
Nel corso della puntata del 21 novembre scorso, in diretta dal Comune di Napoli, l'assessore Alfredo Ponticelli ha consegnato ufficialmente a Daniele Riva la sua carta di identità di cittadino italiano, nato a Napoli il 24 dicembre 1953: "Tutto ciò è stato possibile grazie a una sentenza del Tribunale di Napoli, che ha emesso una rettifica di atto di stato civile e grazie al servizio anagrafe del Comune di Napoli, che ha attivato queste ricerche e ha consentito di ricostruire l'identità di Daniele". Si spera che questo possa anche agevolare le ricerche sulla sua famiglia di origine, finora rimasta avvolta nel mistero. Infatti il racconto della morte di Rosa e Ubaldo Riva, in una cornice come quella del circo, potrebbe anche essere stata una storia inventata dalla nonna Rosa.