La storia di Carlotta è iniziata alle 13:55 di lunedì 8 settembre 1986, all'ospedale “Santa Maria Nuova” di Reggio Emilia. La donna che l'ha messa al mondo ha scelto di partorire in anonimato, lasciandola alle cure del personale dell'ospedale. Come prassi in questi casi, la neonata è stata registrata con un nome e un cognome fittizi: Carlotta Grimaldi come la figlia di Carolina di Monaco, nata un mese prima. Poi è stata adottata da una coppia che vive in Emilia Romagna che, crescendo, l’ha informata piano piano, senza che la cosa costituisse per lei un trauma o un problema, nonostante la gaffe di una maestra ai tempi delle elementari. “Ho capito che era una cosa positiva perché non ne avevo una di mamma, ma ne avevo due”, ha ricordato raccontando l’episodio a “Chi l’ha visto?”. Diventata adulta, i genitori adottivi sono stati al suo fianco quando ha sentito il bisogno di conoscere le proprie origini. Così sono riusciti a incontrare l’ostetrica che la fatta nascere. “Era l'unica persona che conoscevo che aveva avuto un contatto con la mia mamma naturale, è stata un emozione incredibile!” ha raccontato Carlotta, che lanciato questo appello alla madre naturale: “Ti sto cercando, mi piacerebbe conoscerti e parlare con te”.