Edizione:2003/2004
Data pubblicazione:03/05/2004
"Non l'ho abbandonata, mi è stata tolta". Così la signora Vincenza sintetizza le circostanze in cui è stata separata dalla figlia partorita il 21 gennaio 1975 all' ospedale di Saronno (Varese). Allora aveva 17 anni e quindi era minorenne. Gli assistenti sociali con i quali parlò le dissero che aveva sei mesi di tempo per ottenere il consenso del proprio padre a tenere la bambina. Ma lei aveva troncato ogni rapporto con lui, andando via di casa da Cerignola (Foggia) in seguito al rifiuto della sua gravidanza, avvenuta in circostanze drammatiche. Quindi la signora Vincenza si recò in Liguria a trovare un lavoro per dimostrare di essere in grado di mantenere la figlia. Tre mesi dopo tornò a reclamarla, ma non riuscì a trovarla in nessuno degli istituti che le venivano di volta in volta indicati. Alla fine scoprì che era stata data in adozione con il consenso degli zii, che però, non avendo la patria potestà su di lei, non avrebbero avuto titolo legale ad apporre le firme richieste. La signora Vincenza ha rivolto un appello ai genitori adottivi della figlia per poterla vedere almeno una volta.