Data pubblicazione:13/03/2013
Mariagnese, 57 anni, è nata a Mozzo (Bergamo) il 21 gennaio 1955 presso la casa famiglia Santa Francesca Romana da “donna che non consente di essere nominata”. È stata registrata all’anagrafe con un cognome fittizio, Vaboni, e subito è stata affidata alle cure dell’istituto per bambini abbandonati “Ipami” di Bergamo. Il 15 ottobre 1955 è stata adottata da una coppia che, dopo avere vissuto in Lombardia si è trasferita a Catania. Dopo la morte dei genitori adottivi Mariagnese ha deciso di conoscere tutta la sua storia. Dalle sue ricerche è emerso che i genitori potrebbero essere stati molto giovani (di 14 e 16 anni) e potrebbero crederla morta. Inoltre ha scoperto che due giorni dopo la sua nascita è stata registrata la morte di una bambina che risulterebbe sepolta al cimitero di Bergamo. Forse dal suo nome si può risalire al nome dei suoi genitori naturali. Ma una verifica di “Chi l’ha visto?” presso il cimitero non ha permesso di trovarne la tomba, probabilmente per il troppo tempo trascorso. Mariagnese ha anche rintracciato una puericultrice dell’istituto “Ipami” che si ricorda perfettamente di lei e le ha raccontato di averla accudita nei suoi primi dieci mesi di vita.
Mariagnese ha ottenuto dal Tribunale dei minori di Firenze un'ordinanza che autorizza le “necessarie ricerche”. Si tratta di un atto giudiziario importantissimo non solo per la sua ricerca, ma anche per quanti si trovano nella sua stessa condizione. Di fatto, dopo una recente sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale la legge 184 del 1983, si abolisce il divieto ai figli non riconosciuti alla nascita di conoscere il nome dei genitori.