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Scomparso

Liliana Resinovich

Data pubblicazione:22/12/2021

Liliana Resinovich, 63 anni, pensionata, vive a Trieste, zona San Giovanni, con il marito. Il 14 dicembre sarebbe uscita da casa senza i due cellulari, la borsa e i documenti. I familiari sono preoccupati perché non si è mai allontanata per tanto tempo senza dare notizie di sé. Può essere riconosciuta da una ciocca bianca tra i capelli in fronte.

  • 7 gennaio 2022

    Nei prossimi giorni saranno eseguite una Tac integrale e l'autopsia sul corpo ritrovato a Trieste, conferiti gli incarichi per gli esami. "Risultati saranno determinanti per orientare la successiva attività necessaria per fare completa luce sull'accaduto e per verificare tutti i profili penalmente rilevanti nella vicenda". Nota della procura di Trieste, che indaga sulla scomparsa di Liliana Resinovich

  • 11 gennaio 2022

    E’ di Liliana Resinovich il corpo ritrovato a Trieste il 5 gennaio. Il fratello Sergio conferma a “Chi l’ha visto?” di aver effettuato oggi il riconoscimento ufficiale. Lui stesso aveva lanciato in diretta un appello per la donna scomparsa il 14 dicembre. In corso l’autopsia disposta dalla procura.

  • 28 gennaio 2022

    Il marito della donna, Sebastiano Visintin, convocato in Questura a Trieste per comunicazioni sulla data di accertamenti scientifici irripetibili sui reperti ritrovati sul corpo di Liliana.

  • 16 febbraio 2022

    “Sono spariti i codici bancari di mia sorella”, la rivelazione del fratello di Liliana Resinovich nell’ultima puntata di “Chi l’ha visto”. “’Non si sa mai’, mi disse quando questa estate mi mostrò il nascondiglio segreto, dietro un quadro. Quando poi ho recuperato le sue cose, perché il marito voleva darle via, il foglietto non c’era più”. Qualcuno li ha presi?

  • 16 marzo 2022

    Liliana Resinovich si è davvero tolta la vita? Sul cordino trovato sul corpo un Dna maschile parziale, utilizzabile solo per escludere eventuali sospettati. Sia il marito che l’amico Sterpin si sono sottoposti al prelievo genetico per il test.

  • 22 marzo 2022

    Liliana Resinovich non è morta per aver assunto "sostanze xenobiotiche, droghe e farmaci”. “Quadro investigativo non è mutato”, comunicato del procuratore di Trieste Antonio De Nicolo sull’esito della consulenza tossicologica approfondita depositata ieri. Gli esami non hanno rilevato neanche "concentrazioni che possano aver concorso a uno stato psicofisico alterato incosciente". Eseguite anche “analisi più sofisticate e a più ampio raggio” in grado di cercare centinaia di sostanze. Tracce dell’ultimo pasto, “caffeina, teobromina, uvette”, probabilmente della colazione, e dell’assunzione di un multivitaminico, di un'aspirina e di una tachipirina.

  • 9 aprile 2022

    "Il fatto che il Dna sul cordino non appartenga a nessuno dei tre soggetti attenzionati è un dato neutro, che nulla aggiunge e nulla toglie all'indagine". Il presidente di Penelope, Avvocato Nicodemo Gentile, a “Chi l’ha visto?” sull’esito delle analisi scientifiche. “Questo significa che, se non si tratta di banale contaminazione, occorre estendere anche ad altre persone il confronto. Se poi si accede all' ipotesi di un suicidio, come una messa in scena, è anche naturale non trovare Dna e invece notare sui sacchi neri plurimi contatti di mani guantate di diversa morfologia, come avvenuto durante gli accertamenti tecnici". L’inchiesta della procura di Trieste è aperta con l’ipotesi di sequestro di persona contro ignoti.

  • 26 aprile 2022

    “Siamo e saremo sempre per te Lilly”: Oggi sarebbe stato il compleanno di Liliana Resinovich. L'amica e vicina di casa Gabriella Micheli ha voluto condividere un video con gli spettatori di “Chi l’ha visto?”. “Non riesco ad accettare questa ingiusta morte. So che arriverà il momento che potrò piangerti e lasciarti andare…”.

  • 27 aprile 2022

    “Liliana Resinovich può aver calpestato il luogo del ritrovamento del corpo”: Comunicato del procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, sull’esito della perizia sulle scarpe. I residui vegetali trovati sulle suole sono compatibili con il terriccio dell'area. "I reparti analizzati – continua la nota -sembrano indicare un probabile legame con la vegetazione e suolo del ritrovamento e le vie di accesso a esso. Sembra plausibile che il materiale aderente alle scarpe, in particolare quello della scarpa destra, sia stato raccolto da Liliana Resinovich sul lastricato pedonale che costeggia l'ultimo tratto di via Weiss prima dell'imbocco al sito di ritrovamento. Il materiale raccolto dalle scarpe sembra quindi indicare ragionevolmente un calpestamento del suolo di Resinovich del sito e delle vie di accesso allo stesso. La combinazione dei frammenti vegetali e di suolo ritrovati costituiscono un elemento di unicità che suggerisce la conclusione che Resinovich possa aver percorso i tratti della via di accesso al sito in cui è stato ritrovato il corpo privo di vita". "Dirimente – spiega ancora De Nicolo - la presenza di una samara di acero aderente alla parte anteriore della suola, che per aderire deve essere stata calpestata su una superficie rigida, come ad esempio quella della pietra del camminamento a fianco di via Weiss. Così vale per altri frammenti dei reperti, come l'ala del frutto di tiglio". Nel periodo del ritrovamento, in corrispondenza di giorni di maltempo e ventosi, "questo tipo di materiale vegetale si accumula comunemente sulla strada e sul camminamento prospiciente, ed è stato rilevato anche durante i sopralluoghi effettuati in febbraio e aprile". "Anche la foglia di edera rinvenuta nel reperto 1 è compatibile con l'abbondanza di edera presente in sito, specie della quale sembra essere presente anche un abbozzo di frutto incastrato nella suola della scarpa sinistra, anche se poco riconoscibile", precisa il procuratore. "Elementi di incertezza - conclude - sono legati al cattivo stato di conservazione di alcuni frammenti vegetali, che tolti dalla scarpa sono stati messi in una provetta umida, e non hanno mantenuto la forma originale. Ulteriore conferma potrebbe essere ricercata con I'utilizzo di tecniche molecolari (DNA vegetale) per stabilire con maggior confidenza l'attribuzione alle specie presenti in loco. Per completezza si aggiunge che le specie rinvenute nel boschetto e quindi sulle scarpe del cadavere sono compatibili con altri siti presenti nel comprensorio di San Giovanni, ma anche con altri siti urbani di Trieste". Conferito oggi alla procura di Trieste l’incarico al consulente tecnico per esaminare i cellulari della donna, sequestrati dopo il primo appello di “Chi l’ha visto?”. La chiave del mistero potrebbe essere nei suoi telefoni?

  • 25 maggio 2022

    Perché sul cellulare di Liliana fu bloccato il numero di Sterpin, alle 21:30 della sera della scomparsa? Se avesse squillato quando era alla Polizia gli inquirenti sarebbero entrati subito in contatto con l’amico della donna. “A domani amore mio”: questo il messaggio che la donna aveva inviato a Claudio Sterpin il giorno prima della scomparsa. “Lui consegnò subito agli inquirenti una verità”, l’avvocato Nicodemo Gentile, presidente di Penelope: “La perizia informatica non evidenzia nemmeno un suo disagio psicologico”. Tra le ricerche effettuate c'era “Come divorziare senza avvocato”: Liliana preparava sul web un futuro senza il marito, non il suicidio. Lui lo sapeva? Tra lei e Sterpin 1100 contatti.

  • 30 agosto 2022

    “Liliana Resinovich è stata percossa e uccisa”, in un comunicato la ricostruzione del legale del fratello Sergio. Secondo l'avv. Nicodemo Gentile, la mattina del 14 dicembre, caricata la lavatrice, fatta colazione e assunti gli integratori, la donna sarebbe stata "intercettata, accompagnata o comunque sorpresa da una visita da parte di qualcuno che la ben conosceva. Da qui si sarebbe sviluppata un'accesa discussione, Liliana sarebbe stata percossa e strattonata", forse ha subìto un'occlusione delle vie respiratorie, magari con una sciarpa, un cappello o un giubbotto, "che ha determinato uno scompenso cardiaco". Gentile, presidente dell'Associazione Penelope, spiega che proprio la bozza della consulenza medico legale disposta dalla Procura, “ad oggi in nostro possesso”, “restituisce tra le righe una verità alternativa”, nonostante che sia incompleta, “in quanto priva di foto relative al sopralluogo, al ritrovamento del cadavere, all'esame autoptico, agli abiti e agli accessori ritrovati nel parco”. Tra gli elementi sottolineati dal legale, “la palpebra destra tumefatta, il sangue nella narice destra e il trauma nella parte destra della lingua, nonché il colpo ricevuto sulla tempia sinistra ed ancora un segno sul seno, più scuro delle ipostasi, probabilmente un livido, e un piccolo taglio sulle dita di un piede”. Dopo quello che per Gentile può essere stato anche un omicidio preterintenzionale, sarebbero scattate le fasi dell’occultamento temporaneo del corpo e poi un “goffo tentativo di manipolazione della scena” del ritrovamento. Prima la donna sarebbe stata vestita con abiti puliti, ma allacciando l’orologio rosa con la corona rivolta al contrario e al polso sbagliato, diverso da quello che si vede nelle sue foto. In attesa delle determinazioni finali della Procura, Gentile ha reso nota la nomina di un ulteriore consulente, il prof. Vittorio Fineschi, titolare della cattedrale di Medicina Legale dell'Università di Roma.

  • 14 settembre 2022

    Come è morta Liliana Resinovich? "Ho visto la foto, il volto è tumefatto, è stata picchiata con un pugno o uno schiaffo". I dubbi del fratello della donna scomparsa e ritrovata senza vita a Trieste. Dubbi sulla tesi del suicidio che sono rafforzati dalla relazione del medico legale incaricato dalla procura per l'autopsia.

  • 31 ottobre 2022

    “Liliana Resinovich è morta per soffocamento 48/60 ore prima del rinvenimento”. Depositata la consulenza medico legale dei periti del pm, Fulvio Costantinides e Fabio Cavalli, incaricati di stabilire epoca e cause del decesso della donna scomparsa. "Morte asfittica tipo spazio confinato (plastic bag suffocation), senza importanti legature o emorragie presenti al collo", riporta il procuratore Antonio De Nicolo in un comunicato. La procura di Trieste valuterà ora se chiudere le indagini "o se invece siano opportune ulteriori attività onde non lasciare nulla di intentato per fare piena luce sull'episodio".

  • 21 febbraio 2023

    La procura ha chiesto l'archiviazione delle indagini sulla morte di Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio seguente, condotte “senza risparmio di energie da parte della Squadra Mobile”. Lo ha reso noto con un comunicato in cui si precisa che c'è “una sola ricostruzione”: “intenzionale allontanamento dalla sua abitazione” e “intenzionale decisione di por fine alla propria vita”. Per gli inquirenti non è stato possibile appurare se sia vero che il decesso sia avvenuto “lo stesso giorno della scomparsa”. "Nulla è stato trascurato di ciò che poteva essere ragionevolmente intrapreso per giungere ad una compiuta descrizione delle circostanze della scomparsa" e per "l'individuazione dei possibili reati commessi in suo danno". Il Procuratore De Nicolo sottolinea che la ricostruzione dei fatti "è completa ed esauriente", e che "il dovere istituzionale della Procura è l'accertamento della commissione di reati in danno" di Liliana, "non quello di ricostruirne in dettaglio ogni attimo degli ultimi giorni di vita, una volta escluse sia l'avvenuta segregazione contro la sua volontà sia la sussistenza di altre condotte lesive in suo danno ad opera di terzi". Dunque, sebbene alcune circostanze inducano "a supporre" che sia avvenuta lo stesso giorno della scomparsa, oppure che, al contrario, Liliana sia rimasta "nascosta un paio di settimane" ponendo "fine alla propria vita solo pochi giorni prima del ritrovamento (come fa propendere la consulenza medicolegale)", in definitiva non è stato possibile appurare la data della morte. In assenza di questo dato non è pregiudiziale sciogliere il dilemma per chiedere l'archiviazione del caso. Fondamentale è, invece, il fatto che non sia emersa, "con un minimo di concretezza, alcuna ipotesi di reato specifica e perseguibile ai danni della deceduta".

  • 10 marzo 2023

    Anche il marito di Liliana Resinovich contro l’archiviazione delle indagini. Lo comunicano i difensori di Sebastiano Visintin, persona offesa nel procedimento, chiedendo di approfondire gli esiti dell’autopsia: “Alla luce delle risultanze tutte (dichiarative e documentali) emerse dall’attività investigativa della Procura, pur approfondito il tema degli accertamenti scientifici impressi dalla Procura in ordine sia all’esame autoptico, - per quell’evidente discrasia tra i dati circostanziali dell’evento e quelli di carattere anatomopatologico -, che dei luoghi, siccome dei materiali rinvenuti sulla scena del crimine, preso atto altresì della perizia psicologica esperita dai Consulenti di Parte, considerato come rimanga tutt’ora irrisolto il COME ed il QUANDO sia avvenuto il decesso di Liliana RESINOVICH, nella duplice, ancorché antitetica, direzione del suicidio, - finanche nelle forme istigate -, ovvero, della morte “per mano altrui”, si apprestano a rappresentare al GIP l’atto di Opposizione alla richiesta di Archiviazione, indicando a quel Magistrato - che dovrà comunque decidere sulla richiesta archiviativa della Procura - anche il loro contributo per una rivisitazione ed un approfondimento delle indagini tecnico scientifiche (in particolare dell’esame autoptico) che, in ossequio all’obiettivo della scienza forense, sono tese alla ricerca della verità fattuale che, coniugata con l’analisi investigativa di tutti gli elementi di prova, possa risolvere ogni dubbio che l’esito del procedimento, fin qui, lascia aperto”.

  • 27 marzo 2023

    Fissata al 5 giugno l’udienza davanti al gip di Trieste sulle richieste di opposizione all’ archiviazione come suicidio, presentate dal marito Sebastiano Visintin e dal fratello Sergio, assistito dagli avvocati Nicodemo Gentile e Federica Obizzi. Il dubbi del loro consulente, prof. Vittorio Fineschi sulla perizia medico legale.

  • 5 giugno 2023

    Al termine dell'udienza di oggi al Tribunale di Trieste il GIP Luigi Dainotti si è riservato la decisione sull'archiviazione delle indagini sulla morte di Liliana Resinovich. In aula i difensori delle parti lese: Sergio e Veronica Resinovich e Sebastiano Visintin. Secondo l'avvocato Nicodemo Gentile, legale del fratello Sergio, la riserva dovrebbe essere sciolta entro l'inizio della prossima settimana. La Procura della Repubblica aveva chiesto l'archiviazione dell’inchiesta. 

  • 13 giugno 2023

    Rigettata la richiesta di archiviazione dell’inchiesta della procura di Trieste. Il GIP ha disposto che le indagini continuino con l’ipotesi a carico di ignoti di omicidio volontario, oltre a sequestro di persona, e ordinato numerosi nuovi accertamenti. Accolte le opposizioni del fratello e della sorella, presentata dagli avvocati Nicodemo Gentile e Federica Obizzi dell’associazione Penelope, e del marito. “Questo Ufficio - scrive il procuratore Antonio De Nicolo in un comunicato - procederà all'esecuzione delle articolate attività indicate dal GIP con la stessa determinazione ed attenzione profuse fin dall'inizio della presente vicenda, allo scopo di chiarire per quanto possibile tutte le circostanze del fatto, d'individuare tutti gli ipotizzabili reati commessi in danno della signora Resinovich e - se la sussistenza di detti reati risulterà confermata dagli esiti delle investigazioni suppletive - d'identificarne gli autori. Questo Ufficio si avvarrà ancora dell'ausilio della Squadra Mobile della Questura di Trieste ed individuerà con cura gli idonei specialisti cui affidare le svariate e complesse attività consulenziali indicate dal Giudice. Lo scrivente si augura che il provvedimento emesso dal GIP contribuisca a mantenere, d'ora in poi, la vicenda entro gli stretti binari istituzionali dell'investigazione giudiziaria, senza le indebite incursioni troppe volte compiute in passato nell'effimero mondo dei social media e dei talk show”.

  • 22 giugno 2023

    Sequestrati i cellulari del marito e di Claudio Sterpin. Lo riporta “Il Piccolo”. Eseguita una delle numerose disposizioni del gip, che ha rigettato la richiesta della procura di Trieste di archiviazione come suicidio. Sarà anche riesumato il corpo per la nuova perizia medico legale? Le indagini continuano con l’ipotesi a carico di ignoti di omicidio volontario, oltre a sequestro di persona.

  • 24 luglio 2023

    Disposta una nuova perizia medico legale sul corpo di Liliana Resinovich. La procura ha affidato l’incarico all'antropologa forense Cristina Cattaneo, docente all'Università di Milano e direttrice del Labanof, il Laboratorio di antropologia e odontologia forense da lei fondato assieme al collega Marco Grandi nel 1995. Ne dà notizia il quotidiano “Il Piccolo”. Gli accertamenti, tra quelli indicati dal gip che ha respinto la richiesta di archiviazione, dovranno essere completati entro dicembre ed esaminare "le lesioni riscontrate, la loro origine, il mezzo che le ha prodotte, la datazione, e ogni altro elemento utile a qualificare il decesso quale conseguenza di un'azione e suicidaria o di un fatto attribuibile a terzi".

  • 13 dicembre 2023

    Due anni fa la scomparsa di Liliana Resinovich: “La famiglia non ha avuto comunicazioni sulla riesumazione della salma, il fratello amareggiato dalla notizia. Abbiamo sentito la procura, ma non ci ha dato informazioni in tal senso”. L’avvocato Nicodemo Gentile a “Chi l’ha visto?”. “Pensare subito al suicidio dopo il ritrovamento del corpo ha portato a errori, tagliando il cordino è stata contaminata l’unica traccia di cromosoma Y”, la genetista Marina Baldi sul video esclusivo mostrato a "Chi l'ha visto?". Nicodemo Gentile: “Grave anche la mancata misurazione della temperatura del cadavere”.

  • 3 gennaio 2024

    La procura di Trieste “ha disposto con la procedura dell'accertamento tecnico non ripetibile il conferimento, a un collegio di consulenti, dell'incarico di riesumazione della salma” indicata come “opportuna” dall'antropologa forense Cristina Cattaneo. Comunicato del procuratore capo Antonio De Nicolo. Il pm ha stabilito “per una data che si colloca verso la fine del presente mese, la convocazione innanzi a sé degli esperti chiamati a svolgere tali delicate operazioni, dandone debito avviso ai prossimi congiunti della deceduta e ai rispettivi difensori. Prevedibilmente al formale affidamento dell'incarico farà sollecito seguito l'attività consulenziale prevista”.

  • 26 gennaio 2024

    La nuova autopsia sarà effettuata il 15 febbraio all’istituto di medicina legale di Milano. Oggi in procura a Trieste i consulenti designati per la riesumazione della salma, indicata come “opportuna” dall'antropologa forense Cristina Cattaneo. Si riuscirà a stabilire come e quando è morta?

  • 15 febbraio 2024

    Nuova ispezione sul cadavere riesumato è svolta oggi all'Istituto di medicina legale di Milano dall'antropologa forense Cristina Cattaneo, incaricata dalla procura di Trieste della nuova perizia medico-legale. Entro 90 giorni gli esiti della nuova autopsia. Ieri il marito Sebastiano Visintin, per la prima volta in studio a “Chi l’ha visto?”, ha risposto in diretta alle domande di Federica Sciarelli e degli spettatori, anche sulla relazione di lei con Claudio Sterpin.

  • 28 febbraio 2024

    “’E’ stato un incidente’, mi disse il marito di Liliana Resinovich. E poi ‘ma cosa sto dicendo’”. La testimonianza della proprietaria di una struttura ricettiva dove la coppia andava spesso. “Lei mi chiese di darle sempre la camera con i letti separati perché non lo sopportava più”.  “L’unica cosa che mi interessa è sapere che cosa è successo a mia moglie”, Il commento di Sebastiano Visintin.

  • 26 aprile 2024

    “Un altro compleanno senza festa e soprattutto senza nessuna verità”. Post del legale del fratello Sergio, avvocato Nicodemo Gentile. “Non può più festeggiare perché è stata abbandonata, come un giocattolo rotto, su un freddo prato di Trieste e da quel tempo va in scena la dolorosa girandola di un suicidio di plastica, supportato da tante versioni degli accadimenti palesemente traballanti che rendono ancora più sospetta una morte tragica ed ingiusta”. “Soltanto una valutazione completa e globale di tutti i flussi informativi acquisiti, l’incrocio di tutti i dati che vengono dalla scienza (informatica, medicina legale, tossicologia, botanica, criminalistica) con i comportamenti e i racconti, spesso anomali e sospetti, dei protagonisti di questa storia, potrebbe dipanare questa intricata matassa”.

  • 10 maggio 2024

    Il mistero della telefonata respinta. Qualcuno ha deviato alla segreteria la chiamata a un suo cellulare alle 11 circa del 14 dicembre? L’ipotesi della consulenza informatica di parte. A quell’ora nessuno doveva essere in casa, dove il marito poi trovò la luce accesa. L’aveva lasciata lei? Dove sono le chiavi mai ritrovate?

  • 12 giugno 2024

    “Dopo l’incidente mio figlio era molto agitato, ero preoccupato per lui e chiamai un amico con cui avevo confidenza”, il marito Sebastiano spiega l’episodio del cavo in diretta a "Chi l'ha visto?". “Da allora non lo sento più”.

  • 14 giugno 2024

    “Fiduciosi di poter individuare qualcosa che ci consenta di dimostrare quello che pensiamo, cioè che sia stata uccisa. E’ stata considerata suicida, quindi non si è ritenuto necessario fare una serie di accertamenti e utilizzare una serie di precauzioni”. La genetista forense Marina Baldi, consulente del fratello Sergio, all’agenzia DIRE. “Quando è stata ritrovata nel bosco era vestita nello stesso modo in cui si vedeva nei video e nel contenuto gastrico aveva una colazione. Per questo, sinceramente, credo che sia stata uccisa subito”.

  • 25 luglio 2024

    Nuova analisi per stabilire la data della morte. La pm titolare dell'inchiesta ha accolto una richiesta dei legali del marito Sebastiano Visentin. Ne dà notizia l’ANSA. Per cercare di stabilire la data della morte sarà prelevato un frammento di tessuto utile per studiare il microbiota. A occuparsi dell'esame saranno i consulenti tecnici di parte.

  • 20 agosto 2024

    “Indagare su incongruenze tra tabulati e contenuti del cellulare” rimasto a casa. Istanza del legale del fratello Sergio, avvocato Nicodemo Gentile, per estendere la consulenza tecnica già chiesta alla procura di Trieste per "verificare le cause dell’attivazione della segreteria telefonica in data 14 dicembre 2021 alle ore 10:56". Da verificare messaggi e chiamate presenti sui tabulati tra le 11:24 e le 13:06, “di cui non v'è traccia invece nel telefono". Inoltre si chiede di accertare "quando" sia stata cancellata dal registro dell’Iphone la chiamata delle 8:22 con Claudio Sterpin, per tentare di capire chi lo abbia fatto.

  • 23 ottobre 2024

    Il marito Sebastiano Visintin rinviato a giudizio per diffamazione. Lo riporta Ansa. I vicini Gabriella Micheli e Salvatore Nasti lo avevano querelato per alcune dichiarazioni nel corso di due apparizioni televisive a settembre 2023. Secondo loro si sarebbe ricavata l'idea che la sera della scomparsa della donna sarebbero entrati in casa sua con uno stratagemma e avrebbero forse portato via qualcosa, forse le chiavi di casa. Prima udienza fissata per il 20 novembre al Tribunale di Trieste.

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