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Scomparso

Monika Gaspar

Edizione:2002/2003
Data pubblicazione:27/01/2003

Il 30 giugno 2002 Monika Gaspar, una giovane rumena di 28 anni, è stata ritrovata morta a Firenzuola (Firenze), sull'appennino tosco-emiliano, in fondo ad un burrone, lungo il greto di un fiume. Ai primi di giugno il fratello Jozsef, che si è stabilito a Milano da dodici anni, aveva ricevuto una telefonata sul cellulare da un certo Luca di Mogliano, un paese a metà strada tra Venezia e Treviso. L'interlocutore gli diceva che sua sorella era stata ricoverata in un ospedale di Treviso, reparto di psichiatria, e che era urgentemente necessaria la sua presenza. Incredulo Jozsef aveva contattato i genitori in Romania e la madre gli aveva confermato che Monika era partita per l'Italia con Luca, un italiano che frequentava ultimamente. Dopo alcuni giorni era arrivata un'altra telefonata, stavolta di Monika. "Lei mi ha detto solamente questo: fratello mio sono impazzita, vieni. Le ho risposto che non potevo lasciare il lavoro e che non sapevo né chi fosse questo Luca né cosa stessero combinando loro due". L'ospedale di Treviso ha poi comunicato a Jozsef che Monika presentava uno sdoppiamento della personalità e per questo avrebbero voluto rimpatriarla. Ma la donna si era rifiutata di tornare in Romania e aveva firmato il foglio per le dimissioni dall'ospedale, dicendo alla dottoressa che la seguiva che aveva intenzione di recarsi a Firenze. Per circa dieci giorni Monika sarebbe stata nel capoluogo toscano, ma della sua presenza in città non si sono trovati riscontri. Durante quel periodo ha chiamato il fratello per chiedergli l'invio di 500 euro, ottenendo un rifiuto. Probabilmente Monika si è poi rivolta a Mauro, un amico di 44 anni che abita a Firenzuola. Mauro l'ha raggiunta il 19 giugno, è stato con lei due giorni e poi l'ha portata alla casa dove vive con la madre, nella frazione di San Pellegrino. Monika ha effettuato ancora qualche spostamento, ma dopo cinque giorni è tornata. Sabato 29 giugno a prenderla alla stazione è andato Alessio, un altro amico, vicino di casa di Mauro, che ha raccontato: "Sono stato verso le 6 a Imola. Quindi sono arrivato a casa di Mauro alle 7. Qui l'ho scaricata, le ho dato le sue valigie, le ho detto di sedersi dove c'è il garage e sono andato via". La madre di Mauro, mentre si recava alla messa, l'ha vista seduta sul muretto e l'ha salutata. Al suo ritorno la donna rumena non c'era più. Era rimasto solo uno zainetto appeso ad un muro. Mauro ha detto che dalle ore 16 alle 19 di quel 29 giugno lui era ad Imola, ad attenderla alla stazione, perché il suo cellulare non funzionava e non sapeva che la ragazza aveva già chiamato Alessio. Ma nella piccola stazione non si sono incontrati. Sempre secondo il racconto dell'uomo, rientrato a casa verso le 20, non avrebbe trovato Monika e dopo averla cercata per ore in paese avrebbe deciso di andare a dormire. Il giorno successivo proprio lui ha trovato il corpo di Monika, riverso sul greto del fiume, ai piedi di un dirupo, esattamente sotto il muretto dove l'aveva vista sua madre la sera precedente. "L'unica cosa particolare è che tutti qua dicevano che soffriva di depressione. Però graffi non ne aveva. Era molto truccata bene e ben vestita", ha dichiarato Gioacchino Calabrese, infermiere professionale del cantiere dell'alta velocità che sorge davanti alla casa di Mauro, presso il quale l'uomo ha cercato aiuto quando ha scoperto il corpo dell'amica.

I familiari di Monika Gaspar grazie all'aiuto del signor Luciano, che condivide da dodici anni l'appartamento con Jozsef, hanno incaricato un legale. Ma al momento non conoscono ancora l'esito dell'autopsia. Hanno saputo solo che Monika è morta per un danno irreparabile ai reni. Non sanno ancora se è morta la sera del 29 giugno oppure la mattina successiva. Il signor Luciano ha espresso le proprie perplessità: "Per me non è caduta, è impossibile. Non si può cadere di schiena senza rovinarsi tutti. Sono trenta metri di precipizio. Perché un corpo che cade da trenta metri non può rimanere intatto, con solo i reni rotti. Il fratello di Mauro mi ha detto: Monika si è buttata, no l'hanno buttata, c'è chi ha visto. Questo l'ho riportato ai Carabinieri di Firenzuola: o si è buttata o l'hanno buttata". Mauro, da parte sua, ha detto di averla trovata domenica 30 giugno e che non l'ha vista buttarsi.

Negli ultimi anni Monika Gaspar era molto cambiata, soprattutto dopo una grande delusione amorosa. Cercava un lavoro in Italia, voleva cambiare vita e recuperare il rapporto interrotto con il fratello durante la loro adolescenza. Jozsef Gaspar ora vuole sapere la verità: "Ci sono due o tre italiani che frequentavano mia sorella ormai da anni e la conoscevano bene. Io chiedo a loro: non so cosa sia successo, però vi chiedo, cortesemente e con tutto il cuore, da parte mia e della mia famiglia, aiutateci a scoprire la verità".

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