Età compresa tra i 35 e i 40 anni, volto paffuto, occhi scuri a ‘fessura’, capelli castano chiaro, fronte spaziosa carnagione tipica di chi lavora al sole, altezza tra 1.70 e 1.80. Sono queste le caratteristiche fisiche del«mostro della Murgia», nell’identikit tracciato sulla base delle descrizioni delle vittime. Il rapinatore di coppiette ha cominciato ad agire il 16 maggio 2009, a Palagiano, e ancora il 20 maggio a Laterza, sempre nel tarantino. Vittime della sua brutalità due coppie di giovani fidanzati derubati, picchiati. Le due giovanissime compagne, 16 anni appena, sono state ignobilmente stuprate.Lo stesso uomo, nella notte tra il 22 e il 23 maggio, avrebbe poi tentato di compiere una rapina in una masseria di Gioia del Colle ai danni di commercianti di bestiame che però sono riusciti a mettere in fuga l'aggressore, dopo averlo disarmato e avergli sfilato anche il passamontagna. I tratti somatici dell'uomo sono stati messi insieme sulla base delle descrizioni delle vittime. Si tratta di un uomo - hanno detto gli investigatori - che parla italiano ed è capace di muoversi molto bene di notte nelle campagne. L'identikit è stato diramato a tutte le pattuglie dei carabinieri della Puglia e della Basilicata. La ricostruzione è stata mostrata anche ad allevatori e agricoltori delle zone dove sono state compiute le aggressioni. I militari della sezione investigazioni dei carabinieri stanno inoltre lavorando sulle impronte e le tracce organiche trovate a bordo di una Lancia K sottratta dal malfattore alla coppietta rapinata a Laterza il 20 maggio scorso e abbandonata nei pressi della masseria degli allevatori aggrediti a Gioia del Colle. Non ci sono ancora nomi sul registro degli indagati, ma i carabinieri che seguono le tracce del «mostro della Murgia» stanno stringendo il cerchio su tre persone: dovrebbero essere agricoltori e allevatori di Mottola e Castellaneta. Corrispondono fisicamente alla descrizione delle vittime. Hanno precedenti per violenza sessuale e istigazione alla prostituzione.
Il 1 giugno scorso un 40enne di Mottola (Taranto) e' stato condotto in Questura ed e' stato interrogato dagli agenti della Squadra Mobile. L'uomo, successivamente rilasciato, a quanto si e' saputo, e' stato sottoposto al tampone per il prelievo di un campione biologico da comparare con il Dna rinvenuto sul mozzicone di sigaretta recuperato all’interno della lancia K che il 'mostro della Murgia' ha sottratto ad una delle vittime. L’uomo era stato fermato per un controllo dalla Polizia stradale mentre era a bordo di una jeep, all'altezza di San Basilio-Mottola.
Si moltiplicano episodi attribuiti allo stesso uomo. La notte a cavallo tra l'8 e il 9 giugno 2009 alla periferia di Laterza (Bari) si è scatenata una vera caccia all'uomo dopo che un individuo robusto ha tentato di introdursi in un'abitazione. Il proprietario, presente in casa, ha immediatamente dato l'allarme. L'intruso si è dato alla fuga, inseguito dalle forze dell'ordine e da cittadini infuriati. La sua destrezza a muoversi nel buio e tra la vegetazione ha fatto pensare al mostro della Murgia, ma in tempi di forte suggestione, potrebbe essersi trattato di un semplice ladro. E' scattata la psicosi?