Data pubblicazione:27/03/2024
Gianfranco Bonzi, 60 anni, vive a Milano. Sabato 23 marzo le telecamere di uno stabile di fronte al portone dove abita e lavora come custode, lo hanno ripreso alle 18:55 mentre usciva con un piccolo trolley blu chiaro. Non ha detto a nessuno dove fosse diretto. Ha lasciato a casa il portafoglio e le chiavi e non si sa cosa trasportasse nel trolley. La carta d’identità non è stata trovata e non si sa se l’abbia portata con sé. Il figlio chiede l’aiuto di tutti i telespettatori soprattutto a Milano, inclusa la periferia; nell’area del Ticino, in particolare Motta Visconti, dove vivono i suoi cugini, Bereguardo, Pavese; il Veneto, in particolare Porto Viro, un paese completamente circondato dal fiume Po, fino a Chioggia e Adria, in provincia di Rovigo. In queste zone in molti lo stanno già cercando perché sono luoghi in cui i parenti sono molto noti: in provincia di Rovigo (a 10 minuti da Porto Viro) c’è uno stadio dedicato a suo zio, Bruno Bonzi, e il nonno è conosciuto a Porto Viro perché è stato Presidente della sezione dei Bersaglieri.
“Chi si è fatto mandare i Bitcoin da Gianfranco ha commesso un errore, può essere identificato dalle forze dell’ordine”. L’analisi di due spettatori che dirigono una rivista specializzata in criptovalute. “Ha usato un banca online che identifica chi la usa”.
E’ di Gianfranco Bonzi il corpo ritrovato alcuni giorni fa nell’Adda. “Mi sento sereno e distrutto! Riposa in pace papà, non importa cosa hai fatto. Ti ameremo tutti per sempre, non soffrire più e ti prego guardami ora più che mai”. Il post di Luca, il figlio dell’uomo sparito il 23 marzo, che ha effettuato il riconoscimento. A lui, ai fratelli e alla famiglia le condoglianze di Federica Sciarelli e della redazione di “Chi l’ha visto?”. Sulla sua scomparsa la procura di Milano indaga per istigazione al suicidio contro ignoti.