Edizione:2001/2002
Data pubblicazione:29/01/2002
La notte tra il 23 e il 24 gennaio - proprio alla vigilia del giorno della memoria dell'Olocausto - a Tivoli è accaduto un episodio spaventoso: Ciro Mazzella, un anziano di 72 anni che dormiva per la strada, è stato aggredito e seviziato da una squadraccia con più di venti coltellate. Barcollando, è riuscito a fare qualche passo; una signora, che ha udito i suoi gemiti, ha chiamato dei ragazzi che si trovavano lì vicino. I giovani hanno avvisato il 118; Ciro è stato trasportato all'ospedale San Giovanni e operato d'urgenza. Dopo l'asportazione della milza, è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva e, fortunatamente, non è più in pericolo di vita.
Gli aggressori lo hanno colpito ferocia: calci, pugni, e poi le coltellate, più di venti. Il signor Mazzella si è salvato solo grazie alle coperte che aveva addosso per ripararsi dal freddo. Ciro è originario di Ischia; profondamente segnato dalla morte della moglie ha deciso di lasciare l'isola. Si è trasferito a Tivoli da circa dieci mesi. Non ha una casa, dorme normalmente sotto ai portici di piazza Garibaldi, di fronte a una banca. E' un uomo mite e taciturno, ama scrivere e leggere, non accetta l'elemosina, ma solo l'aiuto di poche persone con cui ha fatto amicizia, soprattutto bambini. Di quella notte non riesce a ricordare quasi nulla, neanche il numero degli aggressori che lo hanno torturato.