Edizione:2002/2003
Data pubblicazione:18/06/2002
Margherita Bisi vive con i genitori nel quartiere Arcoveggio di Bologna. Interrotti gli studi, la donna ha lavorato per anni come rappresentante di una ditta di abbigliamento. Stanca di stare sempre in giro, era riuscita ad aprire un negozio suo. Ma gli affari erano andati male, e dopo qualche tempo era arrivato il fallimento. La donna non si era persa di animo, e aveva deciso di cambiare completamente attività; aveva frequentato con determinazione un corso serale e a più di trent'anni si era diplomata geometra ed aveva trovato lavoro presso uno studio, un impiego che le dava soddisfazione. Dopo una delusione amorosa avvenuta un paio di anni fa, non aveva legami sentimentali. "Ultimamente - raccontano i genitori - cercava tra le inserzioni sui giornali un giovane che facesse al caso suo per metter su famiglia. Aveva già incontrato tre o quattro persone". La sera del 13 marzo è uscita dicendo che doveva incontrare un ragazzo al casello autostradale di Firenze. Ma da allora, inspiegabilmente, non è più tornata, e il suo cellulare risulta sempre spento. Anche della sua macchina si sono perse le tracce.
I carabinieri hanno ritrovato la Fiat Tipo grigia di Margherita Bisi targata VE 920857 nel parcheggio dell'aeroporto di Peretola, non lontano dal casello di Firenze Nord. Risultava posteggiata alle 2:24 del 14 marzo. Sotto il tappetino i carabinieri trovano gli occhiali da vista della donna. L'auto porta i segni di un incidente e la ruota anteriore sinistra è stata sostituita con il ruotino di scorta.
La madre di Margherita è convinta che la figlia sia finita in una situazione molto pericolosa: il giorno della scomparsa Margherita le ha detto che sarebbe uscita con un giovane che "aveva il suo numero da quest'estate". Si tratterebbe però di un ragazzo che lei non aveva mai incontrato: "Forse il numero di Margherita lo ha avuto da un'altra persona. Sicuramente non aveva appuntamento con un uomo conosciuto attraverso le inserzioni".
La sera del 13 marzo 2002 Margherita Bisi si è incontrata con un giovane sconosciuto, Luca Delli. Il Maggiore Stefano Fedele, Comandante del Nucleo Operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Firenze, ha raccontato: "Probabilmente non aveva neanche una gran voglia di incontrare questo ragazzo. Era più giovane e lei cercava uomini più maturi, qualcuno con cui sistemarsi. Però ha riferito alla madre che comunque sarebbe andata a questo incontro, per farsi quattro risate. Dopo la denuncia della scomparsa di Margherita Bisi sono iniziate subito le indagini da parte dei Carabinieri di Bologna, che si sono resi subito conto che si trattava di una scomparsa anomala. Non aveva preso nulla in casa, né abiti, né bagagli, né il proprio passaporto. Questi sospetti si sono rafforzati quando sono stati analizzati i tabulati telefonici dei due cellulari di Margherita Bisi". Uno di questi telefoni è stato trovato in possesso dello stesso Delli, mentre l'altro lo avrebbe regalato ad un'amica. "Quella sera - ha continuato il Maggiore Fedele - l'ultima chiamata è stata fatta alle 22,58.
Da quel momento non si è più avuto segno di vita da Margherita Bisi. La mamma ha provato a richiamarla, quella notte, verso le due e ha trovato tutti e due i telefonini spenti. Luca Delli è un giovane con un passato violento, con precedenti penali. E' in cura presso l'istituto di igiene mentale di Firenze. Lui ha confermato di essere la persona con cui Margherita Bisi quella notte aveva appuntamento al casello autostradale di Firenze Nord. Però ha detto di esserci stato solo venti minuti, di essere poi andato via e di aver visto Margherita Bisi allontanarsi in direzione di Firenze".
Ma, come ha spiegato Luigi Spezia, giornalista de "La Repubblica", i Carabinieri non avrebbero creduto a questa versione perché, dalla posizione in cui si trovava, Luca Delli non avrebbe potuto vedere la direzione che avrebbe preso la donna. Il giornalista ha anche aggiunto: "Secondo l'accusa, l'omicidio è avvenuto tra i due orari in qualche modo certificati, che sono quello delle 22,58 del 13 marzo, ultima telefonata di Margherita a Luca Delli e quello delle 2,24 del 14 marzo, data che appare sul ticket di ingresso al parcheggio dell'aeroporto di Firenze Peretola, dove è stata ritrovata la macchina". L'auto della vittima ha un danno nella parte anteriore sinistra. E' stata cambiata anche la ruota, sostituita con un ruotino. Nel tratto Bologna - Firenze non sono stati registrati incidenti stradali la notte del 13 marzo. Inoltre sull'attrezzo usato per cambiare la ruota non sono state trovate impronte. La Bisi non avrebbe avuto motivo di cancellarle. Quasi impossibile anche che la donna si sia allontanata spontaneamente lasciando in macchina gli occhiali da vista che le erano indispensabili.
L'esame dell'auto ha fornito riscontri tali da convincere gli inquirenti che la scomparsa della donna nascondesse qualcosa di molto più grave. Il Maggiore Fedele a questo proposito ha precisato: "Abbiamo trovato nel sedile anteriore destro una macchia di sangue e, vicino, altre macchie che potrebbero essere di liquido seminale ma che ancora non sono state analizzate dal Ris di Parma. Gli accertamenti sono tuttora in corso. Un altro indizio importante: alcuni capelli incastrati nella modanatura della portiera posteriore destra, quasi come se Margherita Bisi fosse stata trascinata fuori dalla macchina. Secondo noi e secondo il Pubblico Ministero, Margherita Bisi non ha cambiato la ruota. Luca Delli, a distanza di circa quattro ore, rispetto a quando ha lasciato Margherita Bisi si è fatto ricoverare presso il pronto soccorso dell'ospedale Careggi di Firenze, dove gli sono state refertate delle contusioni al naso e alla mano sinistra". In un primo momento Delli ha raccontato di aver avuto un incidente con il motorino.
Poi ha detto ai Carabinieri di aver fatto una rissa fuori da un locale di Campi Bisenzio. Rissa di cui non si ha traccia, anche perché il Maggiore Fedele ha accertato che il locale in questione quel giorno era chiuso. Quando è accaduto l'incidente che ha danneggiato l'auto molto probabilmente Margherita Bisi era già stata uccisa. Il suo assassino si sarebbe allontanato velocemente per portare la macchina di fronte all'aeroporto con lo scopo di far credere agli investigatori che lei fosse partita. Il Maggiore Fedele ha riferito anche sullo stato delle indagini: "Luca Delli non ha confessato. Ha detto di essere innocente, però ha rifiutato di rispondere alle domande del PM. Adesso che è stato arrestato, stiamo ripercorrendo tutti i suoi spostamenti nell'arco della periferia cittadina, soprattutto nella zona collinare a nord della città, per vedere se nei luoghi che lui normalmente frequentava possa avere occultato il cadavere".
Luca Delli è stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Al pregiudicato sono contestati i reati di rapina aggravata, omicidio e occultamento di cadavere.
La Corte d'Assise d'appello di Firenze, giudicando in sede di rinvio, ha assolto con formula piena, ''per non aver commesso il fatto'', Luca Delli, che era accusato dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere della donna. Il Procuratore Generale aveva chiesto la condanna di Delli a 23 anni di reclusione, la stessa inflitta all'uomo sia in primo grado che al termine del primo processo di appello. Ma la Cassazione, accogliendo il ricorso dei difensori di Delli, aveva annullato quella sentenza ''per mancanza di movente, che nei processi indiziari svolge la delicata funzione di elemento catalizzatore degli indizi'' e aveva disposto che venisse rifatto il processo d'appello. Delli si e' sempre dichiarato innocente, pur ammettendo di aver visto la donna la sera del 13 marzo 2002, al casello di Firenze Nord.
Il 21 maggio nella zona boschiva di Ceppeto, vicino a Monte Morello, nel comune di Sesto Fiorentino (Firenze), agenti della Forestale hanno trovato resti umani oltre a brandelli di stoffa, frammenti di jeans e di un reggiseno. Un po’ più distante è stato trovato un teschio. I resti sembrerebbero di una donna e il primo caso evocato è stato quello di Margherita Bisi. La sua auto era stata ritrovata due mesi dopo la scomparsa vicino all'aeroporto di Peretola distante pochi chilometri dal punto in cui è stato fatto il ritrovamento. Le ricerche all’epoca spaziarono in varie aree ma soprattutto nella zona di Monte Morello. Luca Delli, che è stato il principale accusato dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere di Margherita Bisi, poi assolto con formula piena ''per non aver commesso il fatto'' ha rilasciato un'intervista a "Chi l'ha visto?". L’uomo ha ricordato la sera del 13 marzo 2002, quando fu l’ultima persona a incontrare Margherita Bisi, conosciuta tramite un amico in discoteca. L’aveva già vista due o tre volte. Quella sera avevano un appuntamento al casello di Firenze Nord intorno alle 22:30. Rimasero insieme a parlare nell’auto della donna per circa 20 minuti. Poi lui ricevette i due telefoni cellulari della donna, secondo Delli in cambio di stupefacenti, e la vide andare via. Delli ha racontato che dopo andò a fare uno dei suoi soliti giri e di essere arrivato nel parcheggio di un locale notturno che era chiuso. Lì avrebbe avuto un diverbio in seguito al quale riportò delle ferite che andò a farsi medicare all’ospedale di Carreggi.
La comparazione del Dna estratto dallo scheletro ritrovato in un bosco del Monte Morello 21 novembre con quello di Margherita Bisi avrebbe escluso che i resti possano appartenere alla donna. Gli accertamenti medico-legali escluderebbero che le ossa possano risalire a più di due anni. Al momento, quindi, l'unica certezza è che appartengano a una donna morta per cause ignote.