Data pubblicazione:15/10/1996
Lorena Veronese scompare da casa martedì 8 ottobre, dopo essersi recata ad un incontro con una persona che aveva risposto ad una inserzione che la ragazza aveva pubblicato per cercare lavoro sul giornale di annunci locali "LA LUNA". Il corpo di Lorena viene ritrovato in un boschetto a tre chilometri da Sessant vicino Asti. La ragazza è vestita, con un sacco di plastica in testa, non ha evidenti segni di violenza carnale, ma diverse ecchimosi su tutto il corpo. È il fidanzato Marco Tamagnone a dare l'allarme, perché la ragazza non si era presentata all'appuntamento che aveva con lui. La Telecom sta facendo degli accertamenti per stabilire da dove è arrivata la chiamata dell'ipotetico datore di lavoro che ha risposto all'inserzione di Lorena. Il 20 dicembre 1996 in seguito ad un'indagine di polizia e carabinieri viene arrestato con l'accusa di aver strangolato Lorena Veronese, Mario Petrini, un ex maresciallo dei carabinieri. Il 15 ottobre il Tribunale della Libertà di Asti ha respinto l'istanza di scarcerazione presentata dai legali di Petrini.