Data pubblicazione:31/05/2018
Maria Teresa Trovato Mazza, detta Sissy, 28 anni, originaria di Taurianova (Reggio Calabria), è un’agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere femminile della Giudecca a Venezia. La mattina dell' 1 novembre 2016 si è recata presso l’ospedale civile della città per il controllo di una detenuta che aveva appena partorito. Poco dopo il suo arrivo è stata rinvenuta in una pozza di sangue in un ascendsore con il foro di un proiettile nella tempia sinistra. Da allora è sospesa tra la vita e la morte senza poter spiegare cosa è successo. Le prime indagini si sono indirizzate verso l'ipotesi del suicidio, ma per i familiari lei non aveva nessun motivo per un simile gesto. Si era iscritta all’università per poter sostenere il concorso da commissario e praticava sport a livello agonistico. Inoltre il colpo è stato sparato alla tempia sinistra e lei non è mancina.
"Sissy non si è svegliata. Ormai è tornata a casa da 13 giorni, ma le sue condizioni non sono cambiate da quando ha lasciato la clinica dove è stata ricoverata per mesi". La famiglia Trovato Mazza smentisce la notizia del risveglio dell'adorata figlia, apparsa oggi su molti siti e giornali online. Sissy dal 1° novembre scorso dunque non si è più svegliata e i suoi cari ancora attendono di scoprire la verità sul colpo di pistola che l‘ha resa in fin di vita.
La procura ha fissato gli accertamenti tecnici irripetibili sulla pistola e sul personal computer di Sissy Trovato Mazza. All'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia dell'agente della polizia penitenziaria, è stato comunicata la data del 24 gennaio prossimo per il conferimento dell'incarico ai periti. Dovranno essere rilevate eventuali tracce di Dna sull'arma e ricostruite le operazioni effettuate con il pc. Nuovi accertamenti erano stati chiesti dal gip, che il 30 ottobre scorso il gip aveva respinto la richiesta di archiviazione delle indagini avanzata dalla procura.
Una telecamera dell'ospedale di Venezia riprese gli ultimi istanti prima dello sparo che ha colpito alla testa Sissy Trovato Mazza. Nel video, mostrato per la prima volta da "Chi l'ha visto?", si vede l'agente della polizia penitenziaria davanti al reparto pediatria mentre attende la detenuta che doveva controllare. Nelle immagini si vede chiaramente che non indossava guanti, ma sulla sua pistola non è stata trovata nessuna impronta: chi ha premuto il grilletto? Nelle sue mani si nota un oggetto. Era un cellulare? Pochi secondi dopo lo sparo si vede uscire un uomo che sembra non curarsi di quello che è successo. Chi era? Qualcuno ha informazioni utili per identificarlo? Se lui stesso si riconosce e non è coinvolto può farsi avanti e dire se ha visto qualcosa?
Una telecamera dell'ospedale di Venezia riprese gli ultimi istanti prima dello sparo che ha colpito alla testa Sissy Trovato Mazza. Nel video, mostrato per la prima volta da "Chi l'ha visto?", si vede l'agente della polizia penitenziaria davanti al reparto pediatria mentre attende la detenuta che doveva controllare. Nelle immagini si vede chiaramente che non indossava guanti, ma sulla sua pistola non è stata trovata nessuna impronta: chi ha premuto il grilletto? Nelle sue mani si nota un oggetto. Era un cellulare? Pochi secondi dopo lo sparo si vede uscire un uomo che sembra non curarsi di quello che è successo. Chi era? Qualcuno ha informazioni utili per identificarlo? Se lui stesso si riconosce e non è coinvolto può farsi avanti e dire se ha visto qualcosa?
Sissy Trovato Mazza non aveva la pistola? Un agente della polizia penitenziaria ipotizza che dalle immagini non si vedrebbe nella fondina l'arma dalla quale, pochi istanti dopo, partì il colpo che la ferì gravemente nell'ascensore.
Sissy è morta sabato 12 gennaio 2019 dopo 2 anni di coma. Resta il mistero del colpo di pistola che l’ha uccisa: chi ha sparato all’agente, all’interno dell’ospedale, vicino agli ascensori, mentre era in servizio per il controllo di una detenuta? Sull’arma, la pistola di Sissy, nessuna impronta, neanche la sua. I genitori, che vivono un dramma senza fine, non credono al suicidio.
A quattro anni dal colpo di pistola che ha spezzato la vita di Sissy Trovato Mazza, la famiglia si oppone all’archiviazione dell’inchiesta come suicidio.
Respinta la nuova richiesta di archiviazione delle indagini della procura di Venezia. Il mistero delle tracce di sangue mancanti, c’era qualcuno con lei nell’ascensore? Il gip ha disposto nuovi accertamenti anche sul cellulare. Sarà sentita la collega con la quale ebbe una discussione.