Marina Loreto, 28 anni, residente a Ponte San Pietro (Bergamo), alle 22:30 circa del 23 settembre 1993 è uscita di casa per raggiungere i suoi amici e andare in discoteca, dopo aver partecipato a una riunione di un'associazione buddista. Si è avviata sotto la pioggia, con l’ombrello, verso la fermata dell’autobus. Mezz’ora più tardi un infermiere e una suora di una casa di riposo hanno scorto nel parco accanto all’edificio un ombrello e il corpo di una donna con i vestiti strappati, bagnato dalla pioggia ma con le scarpe asciutte e pulite. L’infermiere ha visto inoltre un'auto che si allontanava, una Lancia Prisma di colore grigio con i vetri oscurati. Il giorno seguente il corpo è stato identificato come quello di Marina Loreto, morta strangolata. Dopo 7 mesi le indagini non hanno portato a nessun risultato. Lo zainetto con i documenti che aveva con sé quando è uscita non è stato mai ritrovato. Nel 2011, nella stessa zona la scomparsa e l’omicidio di Yara Gambirasio a Brembate di Sopra, a soli due chilometri da Ponte San Pietro, presenta delle analogie. Entrambi gli omicidi sono irrisolti.
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