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Scomparso

Donatella Grosso

Data pubblicazione:28/01/1997

Donatella Grosso vive a Francavilla a Mare e si è laureata in lingue a Pescara. Nutre un amore non corrisposto per un giovane studente che la frequenta all'insaputa della fidanzata. La sera del 26 luglio 1996 è uscita di casa intorno alle 23:30 con due grosse valige. Il fidanzato sostiene di averla accompagnata all'ingresso della stazione di Pescara, dove però nessuno quella sera l'ha vista. Da quel momento di lei non si sono avute più notizie.

  • 4 febbraio 1997

    Numerose telefonate giunte in redazione segnalano la presenza di Donatella a Pescara e a Napoli.

  • 11 febbraio 1997

    I genitori di Donatella hanno verificato tutte le segnalazioni raccolte fino a oggi, ma ognuna di esse si è rivelata inattendibile.

  • 31 marzo 1998

    I genitori di Donatella rivolgono un nuovo appello, in particolare alla Procura Generale della Corte d'Appello de l'Aquila nella speranza che si possano riaprire le indagini sulla scomparsa della loro figlia. La madre chiede inoltre che la persona che ha telefonato a casa Grosso il 19 di febbraio, dicendo di aver visto Donatella il 16 gennaio, richiami al più presto per poter approfondire la segnalazione.

  • 22 aprile 2009

    L’inchiesta sulla morte di Donatella Grosso, riaperta da tempo, vede indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere l’ex fidanzato. Il gip della Procura di Pescara ha disposto l’esame del Dna da eseguire sul francobollo incollato all’ultima lettera inviata dalla donna alla famiglia, partita da Pescara il giorno dopo la sua scomparsa. In quella lettera Donatella Grosso avvisava i genitori della sua partenza improvvisa, ma secondo l’accusa poteva servire all’ indagato come alibi per dimostrare che lei si era allontanata volontariamente. L’incidente probatorio dovrá accertare se sul retro del francobollo sono presenti tracce di saliva e se appartengono al fidanzato. L'indagine era stata già archiviata due volte dalla procura di Chieti e una da quella di Pescara.


  • 3 maggio 2010

    Non ci si  rassegna alla perdita di una figlia, e Donatella Grosso era figlia unica. I genitori non hanno dubbi su cosa le sia successo quel giorno. Intanto, l’inchiesta, già chiusa una volta, è stata riaperta e l’ex fidanzato è  indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il 12 Maggio ci sarà l’incidente probatorio.

  • 10 maggio 2010

    Si riaprono le indagini sul caso Donatella Grosso, troppo frettolosamente archiviate, con pesanti sospetti sul cosiddetto fidanzato, l’ultimo a vedere la ragazza, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il gip della Procura di Pescara ha disposto l’esame del Dna da eseguire sul francobollo incollato sull’ultima lettera inviata dalla donna alla famiglia, partita da Pescara il giorno dopo la sua scomparsa. In quella lettera Donatella Grosso avvisava i genitori della sua partenza improvvisa, ma secondo l’accusa poteva servire all’indagato come alibi per dimostrare che lei si era allontanata volontariamente. L’incidente probatorio, che avverrà il 12 maggio prossimo, dovrà accertare se sul retro del francobollo sono presenti tracce di saliva e se appartengono al fidanzato.

     

  • 13 maggio 2010

    Per quanto riguarda il previsto incidente probatorio sulla lettera spedita da Donatella Grosso ai genitori il giorno dopo la sua scomparsa, la Procura di Pescara in data 13 maggio 2010, ha ampliato tale perizia oltre che alla busta con il francobollo all'intera lettera. Per dare tempo ai periti di svolgere il loro lavoro, il nuovo incidente probatorio è stato rinviato al 16 settembre 2010.

  • 24 maggio 2010

    Un amico del cosiddetto fidanzato della ragazza ha confermato l’aggressività e l’acredine dell’imputato verso Donatella Grosso. La Procura di Pescara aveva disposto l’esame del Dna da eseguire sul francobollo incollato sull’ultima lettera inviata dalla donna alla famiglia, partita da Pescara il giorno dopo la sua scomparsa. In quella lettera Donatella Grosso avvisava i genitori della sua partenza improvvisa, ma secondo l’accusa poteva servire all’indagato come alibi per dimostrare che lei si era allontanata volontariamente. L’incidente probatorio, avvenuto il 13 maggio, è stato ampliato dalla busta con il francobollo alla lettera vera e propria e per dare tempo ai periti di svolgere il loro lavoro è stato rinviato al 16 settembre 2010.

  • 7 giugno 2010

    L'amico di Donatella Grosso rivela che la ragazza in alcune lettere aveva scritto che sarebbe partita per un lungo viaggio con il cosiddetto fidanzato, ora incriminato per omicidio ed occultamento di cadavere. In base a quello che Donatella aveva confessato al suo amico, il viaggio con il cosiddetto fidanzato doveva rimanere segreto: infatti, per i genitori, Donatella sarebbe partita da sola. L'amico di Donatella Grosso insiste poi nel sostenere che se la ragazza fosse transitata per la stazione di Pescara la notte della sua scomparsa, sicuramente qualcuno l'avrebbe notata. Infine in una lettera ad una amica Donatella Grosso aveva scritto: "sono sicura che mi perdonerai, sai quanto è importante per me e per questo lo seguo. Voglio fare questo ultimo tentativo." 

  • 21 giugno 2010

    Nella puntata del 21 giugno, con i genitori in studio, è stata ripercorsa la vicenda di Donatella Grosso, basandosi sugli scritti originali della ragazza, sul racconto dei suoi amici e sulle risultanze delle indagini. Quel che emerge è il ritratto di una ragazza gioiosa e con tanta voglia di vivere, scomparsa nel nulla già da quattordici anni. Per questa scomparsa è comunque indagato per omicidio ed occultamento di cadavere l'ex fidanzato.

  • 23 settembre 2010

    Una vicina di casa della Grosso ha udito distintamente pochi giorni prima della scomparsa un violento alterco provenire dal suo appartamento. Durante il litigio una voce maschile aggrediva continuamente Donatella, accompagnando le grida con percosse.

  • 26 marzo 2013

    Saranno riaperte le indagini relative alla vicenda di Donatella Grosso, la trentenne sparita dalla sua casa di Francavilla al Mare (Chieti), nella notte tra il 26 e il 27 luglio 1996. Il gip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine ha accolto l'opposizione alla richiesta di archiviazione, avanzata dai genitori della donna. Il 31 gennaio scorso si era tenuta, nel Tribunale di Pescara, l'udienza davanti al gip, al termine della quale l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia Grosso, aveva spiegato di aver chiesto nell'opposizione di effettuare accertamenti più approfonditi. Il legale aveva inoltre annunciato di aver depositato una consulenza di Luciano Garofano riguardante "il famoso francobollo applicato sulla lettera che sarebbe stata, secondo la teoria, spedita da Donatella Grosso".

  • 27 marzo 2013

    [Video  - Il caso nella puntata del 27 marzo 2013]

  • 25 marzo 2014

    Non saranno archiviate le indagini relative alla scomparsa di Donatella Grosso, la trentenne sparita dalla sua casa di Francavilla al Mare (Chieti) nella notte tra il 26 e il 27 luglio 1996. Il gip del Tribunale di Pescara ha accolto l'istanza, avanzata dai genitori della donna, di opposizione alla richiesta di archiviazione. I familiari si sono battuti in questi anni per la verità e non hanno mai creduto a un allontanamento volontario. Tra le richieste che hanno presentato insieme al loro avvocato Giacomo Frazzitta, quella di cercare il corpo della giovane donna, che secondo loro è stato occultato.

  • 12 ottobre 2014

    Mario Grosso, il padre di Donatella, è venuto a mancare oggi senza aver potuto vedere l'inizio di un processo per la scomparsa della figlia. Su Facebook le condoglianze di centinaia di spettatori e della redazione di "Chi l'ha visto?", che continua al fianco di mamma Tina la battaglia per la verità sulla scomparsa di Donatella.