Data pubblicazione:30/03/2011
Maurizio Russo è un imprenditore edile di Taormina. Il 24 marzo è uscito di casa intorno alle 14:30 dicendo alla moglie che sarebbe andato in banca e poi ad un appuntamento di lavoro, ma non è mai rincasato. L'allarme è stato lanciato dalla moglie dopo aver appreso dalla stessa persona con cui l'uomo aveva appuntamento che il marito non si era presentato. Maurizio Russo si è allontanato con il suo furgone, un Caddy Volkswagen grigio verde targato DY428CM; ha poi preso l'autostrada A18 a Taormina (Messina) per uscire a Fiumefreddo (Catania), una ventina di km più avanti verso Catania. L’indicazione arriva dal Telepass a bordo del furgone. L’ultimo avvistamentomento risale alle 15:05 dello stesso giorno della scomparsa a Piedimonte Etneo (Catania), dove Maurizio Russo è stato notato da un suo collaboratore a bordo del mezzo con il quale si è allontanato.
Il corpo di Maurizio Russo è stato trovato in un fondo agricolo di contrada Pirao nel Comune di Randazzo (Catania). Indossava gli stessi indumenti di quando era stato visto, il giorno della scomparsa, a Piedimonte Etneo (Catania). Il suo furgone Volkswagen Caddy di colore grigio verde era parcheggiato poco distante. A scoprire il cadavere il proprietario del terreno. Sulle cause della morte sono in corso indagini.
“Mettetevi la mano sulla coscienza… io voglio ritrovare mio marito, qualsiasi cosa sia successo”, aveva detto la moglie Loredana Sturiale, nel corso della puntata del 20 aprile. A poche ore da quell’appello è giunta una telefonata ai carabinieri nella quale un contadino segnalava la presenza di un cadavere e di un furgone nel suo fondo agricolo, nella contrada Pirao del comune di Randazzo. Il corpo, appeso ad un albero d’ulivo, era proprio quello di Maurizio Russo. L’ipotesi del suicidio, ventilata nell’immediatezza del ritrovamento, non convince pienamente né gli inquirenti, né la famiglia. Il filo di ferro utilizzato per fare il cappio sembra non legato in modo coerente. E’ infatti stato fissato ad un ramo basso, poi fatto salire fino ad una biforcazione dei rami alta circa due metri e poi fatto ridiscendere. Una manovra difficoltosa e inutile per chi vuole impiccarsi ma compatibile invece con l’azione di sollevamento di un corpo. Nelle tasche dell’imprenditore sono stati ritrovati due biglietti, uno rivolto alla famiglia, e un altro su cui c’è riserbo, ritenuto dagli inquirenti molto interessante ai fini delle indagini. A poche decine di metri dal corpo è stato ritrovato il furgone Caddy Wolkswagen verde. Era parcheggiato in un punto perfettamente visibile sia dall’alto che dalla strada, ma per un mese nessuno lo ha visto. Il corpo di Maurizio Russo era in un piccolo uliveto chiuso da un rudimentale cancello, a 50 km da Taormina. Il percorso che ha dovuto fare per raggiungerlo è la provinciale per Randazzo e poi una strada forestale. Quindi ha dovuto prendere un sentiero, il cui imbocco è quasi invisibile a chi non lo conosca bene. Maurizio Russo, secondo quanto raccontano amici e parenti, in quella zona non ci era mai stato. Il giorno della scomparsa Russo era stato ripreso da una telecamera al km 207 della strada statale 120 che porta da Piedimonte a Linguaglossa e poi Randazzo. Nell'immagine si nota lo sportellino del carburante aperto, come poi è stato ritrovato. Ma osservando bene le immagini si noterebbe anche un’ombra che potrebbe somigliare ad un braccio appoggiato al finestrino del passeggero, poi un riflesso di luce che fa pensare al sole che batte sul quadrante di un orologio indossato a sinistra.