Data pubblicazione:14/02/2019
Angela Stefani, 48 anni, originaria del Bolognese, abita a Salemi (Trapani). Dalla fine di gennaio nessuno l'ha più vista o ha avuto sue notizie e il suo cellulare risulta spento. La procura di Marsala ha aperto un indagine per omicidio a carico del convivente. Nel frattempo sono stati ispezionati terreni e abitazioni di sua proprietà e sono state effettuate ricerche nei pozzi e nei laghetti dei dintorni di Salemi.
I Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Vincenzo Caradonna, il convivente di Angela Stefani, accusato di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere, e detenzione di ordigni esplosivi. Il provvedimento emesso dal gip di Marsala su richiesta della procura della Repubblica di Marsala, che indaga sulla scomparsa della donna di origine bolognese vista l'ultima volta a Salemi alla fine di gennaio.
Determinante, comunicano i Carabinieri, il rilevamento da parte del RIS di Messina di "molteplici tracce ematiche" di Angela Stefani nella casa in cui lei e Caradonna convivevano. Grazie all’impiego della tecnica BPA (Bloodstain Pattern Analysis 1) i RIS hanno ricostruito l'aggressione violenta che avrebbe subito la donna, riportando gravi ferite e la conseguente perdita di sangue. Almeno sei i colpi inferti nel soggiorno, dove è stato rilevato "un grossolano tentativo di bonificare l’ambiente".
Nonostante le imponenti ricerche in un'area di 300 ettari, il corpo di Angela Stefani non è stato ancora ritrovato.
La Cassazione ha reso definitiva la condanna all'ergastolo con isolamento diurno di Vincenzo Caradonna per l'omicidio volontario, la distruzione e l'occultamento del cadavere della convivente Angela Stefani. Lo rende noto l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale dei figli. La donna di origine bolognese era stata vista l'ultima volta a Salemi alla fine di gennaio del 2019. Il Ris dei Carabinieri di Messina aveva rilevato "molteplici tracce ematiche" della vittima nella casa in cui i due convivevano, grazie all’impiego della tecnica BPA (Bloodstain Pattern Analysis). Almeno sei i colpi inferti nel soggiorno, dove è stato rilevato "un grossolano tentativo di bonificare l’ambiente". Nonostante le imponenti ricerche in un'area di 300 ettari, il corpo di Angela Stefani non è stato ritrovato.