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Scomparso

Gloria Rosboch

Gloria Rosboch, 49 anni, insegnante di scuola media, abita con i genitori a Castellamonte (Torino). Mercoledì 13 gennaio, dopo pranzo, è uscita a piedi alle 14.45, dicendo di dover tornare a scuola per una riunione. In serata, non vedendola rientrare, i familiari hanno provato a chiamarla, ma il suo cellulare risultava spento. Poi, dalle sue colleghe, hanno appreso che quel pomeriggio non era prevista alcuna riunione. A casa è stata trovata la sua borsa, con denaro e i documenti.

  • 16 febbraio 2016

    I carabinieri del nucleo investigativo di Torino hanno ascoltato per quattro ore come persona informata sui fatti Gabriele Defilippi, l'ex studente di Gloria Rosboch, da lei denunciato per truffa prima della sua scomparsa e per questo ora indagato. Prima di lui è stata ascoltata anche la madre. ”I miei assistiti hanno risposto senza problemi a tutte le domande. Sono e restano persone informate sui fatti", ha dichiarato il legale di Gabriele Defilippi, Pierfranco Bertolino. Non ha dato esito a Castellamonte la battuta di ricerca di vigili del fuoco e carabinieri nei boschi che circondano la frazione Sant'Anna, nei pressi della diga sul torrente Piova.

  • 19 febbraio 2016

    E' stata ritrovata morta, nelle vicinanze di una ex discarica tra Rivara e Pertusia, nel Canavese, Gloria Rosboch, l'insegnante di 49 anni scomparsa il 13 gennaio da Castellamonte. Fermato dai carabinieri Gabriele Defilippi, l'ex allievo di 22 anni, indagato per truffa dopo una querela della donna. Oltre a lui è fermati anche la madre e Roberto Obert, un suo amico di 54 anni, che avrebbe condotto i carabinieri sul luogo dove giace il cadavere e confessato: "L'abbiamo strangolata in auto e poi gettata via". Accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere i tre sono stati portati alla caserma dei carabinieri di Ivrea per essere interrogati dal procuratore capo Giuseppe Ferrando.

  • 20 febbraio 2016

    "Abbiamo due confessioni con ruoli ribaltati. Roberto Obert ha detto che a strangolare la professoressa Rosboch è stato Gabriele Defilippi, ma quest'ultimo ha rilasciato delle dichiarazioni di verso opposto. Entrambi, però, sono collocati con certezza sulla scena dell'omicidio". Lo ha detto il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando nella conferenza stampa presso il Comando Provinciale dei carabinieri di Torino dopo il ritrovamento del corpo di Gloria Rosboch e i tre fermi operati ieri sera. L'accusa è concorso in omicidio premeditato e occultamento di cadavere: “Abbiamo elementi che provano che entrambi qualche giorno prima del delitto hanno visionato la cisterna dove è stata gettata la donna”, ha detto Ferrando. Lo strangolatore sedeva sul sedile posteriore della Renault Twingo di Obert, ripresa da alcune telecamere di Castellamonte, sulla quale la donna era stata invitata a salire il 13 gennaio, forse con la promessa di restituzione del denaro truffatole da Defilippi. Nelle immagini la Twingo è seguita da una Mini Cooper gialla, sempre di Obert, secondo gli investigatori per costruirsi un alibi. “Il 13 gennaio non sono uscito di casa, ero senza auto, la stavano riparando in officina" aveva detto Defilippi, che la sera prima aveva volontariamente danneggiato la sua Fiat 500. E’ stato Obert, prelevato dai carabinieri a casa ieri mattina, a crollare dopo cinque ore di interrogatorio e a condurli al cadavere. "Riteniamo la sua ricostruzione lievemente più attendibile" rispetto a quella dell'amico con cui aveva una relazione, ha spiegato il colonnello Domenico Mascoli. Ancora da accertare con precisione il ruolo avuto della madre di Gabriele Defilippi, Caterina Abbattista, accusata di concorso, che gli avrebbe fornito un alibi. "Nega tutto - ha detto il procuratore -, ma la sua versione dei fatti contrasta con gli accertamenti tecnici in nostro possesso". In particolare, la donna ha detto di essere al lavoro il giorno della scomparsa di Gloria Rosboch, ma la localizzazione del suo cellulare la smentirebbe. Inoltre avrebbe accompagnato il figlio a Rivarolo, dove aveva appuntamento con Obert. E’ stato distrutto Il telefono dell’insegnante, che quel giorno ha cessato di funzionare intorno alle 16, così come sono stati bruciati gli effetti personali e alcuni indumenti della donna. Da chiarire le responsabilità nella truffa di 187.000 euro, in banconote da 50 e da 100, ai danni della Rosboch. Dai movimenti bancari sembra che siano finiti in acquisti di auto, in serate al casinò e nel mutuo della casa di Gassino. L'autopsia, effettuata nel pomeriggio dal medico legale Roberto Testi, ha stabilito che Gloria Rosboch è stata strangolata con un laccio di tessuto, forse un foulard, capace di stringere senza provocare escoriazioni. La donna era già morta quando è stata gettata nella cisterna.

  • 22 febbraio 2016

    Il gip Marianna Tiseo ha convalidato i fermi di Gabriele Defilippi, Roberto Obert e Caterina Abbatista, accusati dell'omicidio di Gloria Rosboch. La decisione dopo due ore di camera di consiglio. Defilippi e la madre hanno pianto durante l'udienza di convalida dei rispettivi arresti nel Carcere di Ivrea. Oggi i carabinieri hanno sequestrato una cassetta di sicurezza intestata a Obert, che sarà aperta nei prossimi giorni, che potrebbe contenere parte dei 187 mila euro che la donna uccisa aveva consegnato all’ex allievo. Ai magistrati Obert ha detto che contiene la liquidazione ricevuta per il suo vecchio impiego da operaio. Anche l’amante di Defilippi continua a proclamarsi innocente sostenendo, anzi, di avere tentato di fermarlo. Gli inquirenti sospettano che altre donne possano essere state truffate dal giovane, attraverso molti profili Facebook. Per mercoledì 24 pomeriggio, nella chiesa parrocchiale di Castellamonte, sono stati intanto fissati i funerali della donna ed è stato proclamato il lutto cittadino.

  • 6 dicembre 2016

    La procura di Ivrea ha chiuso le indagini confermando l'accusa di omicidio in concorso per Caterina Abbattista, madre di Gabriele Defilippi, reo confesso dell'omicidio e della soppressione del cadavere della professoressa insieme al complice Roberto Obert, oltre che di porto abusivo d'arma. Per la quarta indagata, Efisia Rossignoli, restano le sole accuse di truffa in concorso e spaccio di stupefacenti.

  • 16 febbraio 2017

    E' stata accolta dal gup Alessandro Scialabba la richiesta di perizia psichiatrica presentata dai legali di Gabriele Defilippi, accusato dell'omicidio della sua ex insegnante Gloria Rosboch. La decisione è giunta nel corso dell'udienza preliminare del processo in cui il 23enne è imputato con Roberto Obert e la madre, Caterina Abbattista, quest'ultima accusata di omicidio in concorso. "L'hanno ammazzata due volte", questo il commento dell'anziano padre della vittima, Ettore. "Ho compreso dopo che avrei potuto fare la fine di Gloria Rosboch", ha detto nel corso dell'udienza Efisia Rossignoli, la 47enne accusata per la truffa ai danni della professoressa. I suoi legali hanno chiesto di patteggiare una pena di un anno e undici mesi.

  • 22 settembre 2017

    Torino, 22/9/2017 - Trent'anni di reclusione per Gabriele De Filippi e 19 per Roberto Obert per l'omicidio di Gloria Rosboch. Questa la sentenza del giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Ivrea Alessandro Scialabba. Il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando aveva chiesto per Defilippi l'ergastolo e 20 anni per Obert, dopo che l'ex allievo dell'insegnante aveva confessato in aula di essere stato lui a strangolarla con un laccio. Il giudice ha anche deciso di accogliere il patteggiamento per Efisia Rossignoli, complice nella truffa ai danni di Gloria (le erano stati sottratti, con l'inganno, 187 mila euro), mentre ha disposto il rinvio a giudizio di Caterina Abbattista, madre di Gabriele, accusata di concorso in omicidio.

  • 9 gennaio 2018

    Martedì 9 gennaio è ripreso il processo a carico della madre di Gabriele, Caterina Abbattista, accusata di concorso nell'omicidio della professoressa. La donna ha parlato del suo telefono cellulare, rotto dal figlio in uno scatto d'ira: "L'ho conservato, non mi è stato sequestrato". Roberto Obert, chiamato a testimoniare, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

  • 6 febbraio 2018

    Il giudice del tribunale di Ivrea, su richiesta dei legali della donna, ha disposto la revoca dell'obbligo di dimora a carico di Caterina Abbattista, madre di Gabriele Defilippi: la donna è attualmente a processo per concorso nell'omicidio della professoressa di Castellamonte. La Corte ha preso questa decisione dopo aver rilevato che nel corso del periodo di custodia la donna ha osservato un comportamento rispettoso delle disposizioni. La donna avrà l'obbligo di presentarsi una volta alla settimana ai carabinieri di Castiglione Torinese (Torino). Il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, aveva chiesto per lei l'obbligo di non avvicinarsi al comune di Castellamonte per rispetto nei confronti dei genitori di Gloria ma la richiesta non è stata accolta.

  • 27 febbraio 2018

    Avrebbe dovuto testimoniare oggi in aula ma si è avvalso della facoltà di non rispondere Gabriele Defilippi, già condannato a 30 anni in rito abbreviato per l'omicidio della sua ex insegnante Gloria Rosboch. All'udienza di oggi del processo alla madre Caterina Abbattista per concorso nel delitto, la donna ha reso una dichiarazione spontanea: "Non accetto le calunnie sul mio conto".

  • 10 maggio 2018

    Ivrea, 10/5/2018 - I soldi dell'insegnante di Castellamonte potrebbero essere stati investiti in bitcoin, stando all'analisi di alcuni messaggi che Defilippi ha scritto via internet, alcuni dei quali indirizzati alla madre, Caterina Abbattista. Erano stati cancellati dai rispettivi computer ma la procura di #Ivrea è riuscita a farsi consegnare i messaggi dalle autorità americane, perché memorizzati nelle banche dati dei social network più utilizzati, come Facebook e Google.

  • 22 maggio 2018

    Il pm Giuseppe Ferrando ha chiesto la condanna a 16 anni per la madre di Gabriele Defilippi, Caterina Abbattista. La donna è accusata di concorso in omicidio e truffa ai danni della professoressa Gloria Rosboch: il pm Ferrando ha chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche. Secondo l'accusa la Abbattista sapeva della truffa ed era a conoscenza dei propositi omicidi del figlio e non avrebbe fatto nulla per impedirlo.

  • 19 giugno 2018

    Il Tribunale di Ivrea ha assolto Caterina Abbattista dall'accusa di concorso in omicidio. La madre di Gabriele Defilippi, condannato a 30 anni per l'omicidio dell'insegnante Gloria Rosboch, è stata condannata a 14 mesi per la truffa ai danni della vittima. Il pm Giuseppe Ferrando aveva chiesto la condanna a 16 anni. Per l'accusa, la donna, oltre a sapere della truffa, conosceva i propositi omicidi del figlio e non avrebbe fatto nulla per fermarlo.

  • 24 gennaio 2022

    Definitiva la condanna per concorso in truffa della madre dell’assassino di Gloria Rosboch, Gabriele Defilippi. Assolta dall'accusa di omicidio, per i giudici Caterina Abbattista ebbe un ruolo nel raggiro, per 187 mila euro, da parte dell’ex - allievo dell'insegnante di Castellamonte, scomparsa e trovata senza vita nel 2016. La Cassazione ha respinto il ricorso della donna, confermando la sentenza della Corte d’Appello di Torino del 2020.

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