CLV

Torna in HomeMisteri
Scomparso

Cristian Meloni

Edizione:2003/2004
Data pubblicazione:02/02/2004

A Torpè, un paese fra Nuoro e la Costa Smeralda, in Sardegna, verso le 21 del 25 gennaio Cristian Meloni è stato ucciso a 14 anni con un colpo di fucile alla nuca. Lo hanno trovato il mattino successivo, dopo una notte di pioggia. Ad alcuni metri dal corpo c'era il cappuccio del giubbino che indossava, strappato forse da qualcuno che lo ha inseguito. Era da poco tornato da Milano, dove era andato a trovare il padre insieme alla madre e alla sorellina, ed era stato visto l'ultima volta al bar dove si ritrovano i ragazzi del paese, intorno alle 20,15. Due uomini lo avrebbero atteso e fatto salire su un'auto. Quando avrebbe capito cosa lo aspettava, il ragazzo avrebbe tentato di scappare saltando giù dall'auto, ma sarebbe caduto e quindi sarebbe stato colpito. Il giorno in cui è avvenuto l'omicidio era giornata di caccia e in paese si celebrava la festa di S.Antonio Abate, per cui lo sparo è stato scambiato per un petardo o per il colpo di un cacciatore.

  • 8 marzo 2004

    Il fucile da caccia calibro 16 che ha ucciso Cristian Meloni è lo stesso che ha sparato negli attentati contro l'abitazione di Salvatore Conteddu il 25 aprile e il 26 settembre scorso, e il 15 dicembre contro quella del geometra Martino Capra. Quest'ultimo era riuscito a veder fuggire un giovane armato. Solo per un caso questi atti intimidatori non hanno provocato vittime tra le famiglie all'interno. Quando è stato ucciso Cristian Meloni, il 25 gennaio scorso, la "doppietta" era imbracciata da Ananio Manca, 21 anni, falegname. Cugino della vittima, Manca ha confessato, sostenendo che il colpo è partito accidentalmente, durante una corsa sfrenata, su un terreno accidentato, Cristian Meloni avanti e lui dietro, fuggendo da un pericolo, un rumore sospetto, che non ha saputo spiegare. Così come non avrebbe spiegato perché il cappuccio del ragazzo si trovava a parecchi metri di distanza dal corpo.
    Dopo la confessione il fucile è stato trovato in un cespuglio di rovi nella zona dell'omicidio, che pure era stata già setacciata. Le canne erano state mozzate, secondo gli esperti balistici, dopo gli attentanti alle case. "Non credo all'incidente, non credo che abbia agito da solo. Mio figlio sapeva che era stato Manca a sparare a Martino Capra. Lui ha avuto paura che il bambino parlasse e gli ha tappato la bocca per sempre", ha dichiarato Maria Ventura Pau, la madre del ragazzo ucciso.

  • 10 maggio 2004

    Ad oltre tre mesi dalla morte di Cristian Meloni non si allenta la tensione a Torpè. Spuntano altri nomi di componenti della vera e propria banda di giovani che avrebbe terrorizzato il paese con una serie di attentati prima di quel tragico epilogo. Proprio il timore che il ragazzo potesse parlare di questi episodi sarebbe all'origine del suo omicidio. Per gli inquirenti, infatti, non si sarebbe trattato di un errore, come sostenuto da Ananio Manca, ma di un atto premeditato. I riscontri effettuati li hanno portati a ritenere che ci siano stati dei complici. In attesa della perizia balistica, che dovrà stabilire se il fucile ha sparato a bruciapelo, sono indagati altri due amici di Cristian Meloni. La madre del ragazzo si batte perché tutti i responsabili della sua morte vengano arrestati.

Link
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Whatsapp