Data pubblicazione:13/02/2020
Massimiliano Mirabello, bracciante agricolo, è originario della Calabria ma vive con la compagna e due figlie a Dolianova, in Sardegna, dove lavora come bracciante insieme al fratello Davide Mirabello, 40 anni, separato e padre di due figli. Nessuno dei due è più tornato da domenica 9 febbraio, dopo che sono usciti in auto. Non sono raggiungibili al telefono, poiché uno lo ha lasciato a casa e l'altro ha il cellulare che risulta spento. L'auto è stata trovata bruciata a poche centinaia di metri da casa, sull'asfalto tracce di sangue. La procura ha aperto un'indagine per per duplice omicidio.
Davide e Massimo Mirabello: Chiusa l’inchiesta, la procura di Cagliari accusa padre e figlio di omicidio volontario in concorso. Per il primo l’aggravante della premeditazione. Favoreggiamento per l’uomo che aveva detto di aver trovato un coltello, consegnandone un altro ai Carabinieri secondo l’accusa. Uno dei fratelli sarebbe stato abbandonato in campagna ancora vivo e agonizzante.
La Corte d'Appello di Cagliari ha confermato la condanna a 20 anni per Joselito e Michael Marras, padre e figlio accusati dell'omicidio dei fratelli Massimiliano e Davide Mirabello, uccisi il 9 febbraio 2020 nelle campagne di Dolianova e ritrovati un mese dopo. Confermata anche la condanna a due anni per favoreggiamento per l’uomo accusato di aver trovato un coltello consegnandone uno diverso ai Carabinieri.