Edizione:2006/2007
Data pubblicazione:08/01/2007
Arben Rexha, detto Tani, aveva 41 anni quando é stato portato in fin di vita all’ospedale di Civita Castellana (Viterbo), dove é poi deceduto l’1 settembre 2003. Accompagnato da parenti di un piccolo imprenditore edile della zona, era stato presentato come vittima di un pirata della strada, ma le ferite e i traumi riportati indussero il personale sanitario a ipotizzare una diversa dinamica dei fatti, ovvero “che avesse riportato ferite a seguito di infortunio nel corso di lavori di natura edile”.
Nel 2001 Arben Rexha era arrivato in Italia, a Castel Nuovo di Porto (Roma), da Scutari (Albania) aiutato proprio dal piccolo imprenditore edile, conosciuto in patria, che poi avrebbe dichiarato di averlo rinvenuto gravemente ferito sul ciglio della strada tra Morlupo e Faleria. L’imprenditore ha dichiarato di aver prestato lui stesso i primi soccorsi prima di far portare Rexha in ospedale con la sua auto.
E’ stata avviata un inchiesta da parte del Tribunale di Viterbo che peró non ha potuto chiarire la dinamica dei fatti ed é stata archiviata nel novembre 2004. Da allora l’anziana madre e i parenti non si danno pace e si sono rivolti al pubblico di “Chi l’ha visto” per avere notizie utili a chiare le reali cause della morte di Arben Rexha.
Un testimone ha riferito a “Chi l’ha visto” una diversa versione, secondo la quale l’operaio avrebbe avuto un incidente mentre era al lavoro all’interno di una proprietà dell’imprenditore e non sarebbe stato portato tempestivamente al pronto soccorso.