Edizione:2003/2004
Data pubblicazione:12/01/2004
La mattina del 20 dicembre 2003 un agricoltore ha trovato nel suo campo adiacente alla strada che da Bari va a Capurso (Bari) il corpo senza vita di una donna con il volto sfigurato da numerosi colpi. Solo dopo qualche ora i Carabinieri hanno potuto stabilire che si trattava di Maria Rita Valerio, 25 anni, scomparsa misteriosamente da Capurso quattro giorni prima. Viveva con il padre, panettiere, e la madre, casalinga. Il 16 dicembre, intorno alle 18, la ragazza è uscita di casa a bordo della sua Seat Ibiza di colore azzurro chiaro e ha incontrato degli amici con i quali si è intrattenuta fino a tarda sera. Intorno alle 23 si sono spostati in un locale di Bari poco distante da Capurso, un disco pub dove ogni martedì si organizza una festa. Maria Rita Valerio è arrivata al locale con un amico. Quindi intorno all'una e trenta la ragazza ha lasciato il locale insieme a quattro giovani. Il signor Dino, proprietario del locale, ha detto: "Erano due amici della ragazza e due conosciuti nel locale". Il gruppo si sarebbe fermato a parlare davanti al locale per circa un quarto d'ora e poi sarebbe andato via. Il signor Dino ha specificato: "Dopo vidi i due conosciuti nel locale allontanarsi in una direzione, uno dei due amici rientrare e l'altro allontanarsi con lei verso la macchina". All'alba del 17 dicembre intorno alle 4,30 l'auto di Maria Rita Valerio viene ritrovata sul ciglio della strada che conduce all'ingresso del paese. Lo sportello del lato guida è aperto e con una vistosa ammaccatura.
Il sostituto procuratore Isabella Ginefra ha riferito: "Il cadavere di Maria Rita è stato ritrovato con delle escoriazioni sulle gambe e sulle braccia che molto probabilmente si è provocata nel tentativo di superare una recinzione che proteggeva il campo dove è stata ritrovata. Non sembra un delitto premeditato, sembra più il frutto di un istinto maturato in quel momento. E' molto probabile che gli assassini fossero due o tre". Dell'arma del delitto non è stata trovata traccia ma gli assassini hanno lasciato sul terreno le impronte delle scarpe.