Nerio Campagnolo, autotrasportatore, era partito da Villa del Conte (Padova) il 10 ottobre 1999, alla volta di Cracovia, in Polonia, dove avrebbe dovuto consegnare un carico d'uva. L'ultima telefonata al datore di lavoro la mattina successiva, dalla Repubblica Ceca: Campagnolo comunicava che la sera stessa sarebbe arrivato a destinazione. Ma il suo Tir non attraversò mai il confine polacco, e dell'uomo si perdette ogni traccia. Nei giorni successivi alla scomparsa, la polizia ceca ritrovò prima il rimorchio frigorifero vuoto, e poi la motrice incendiata. Il 29 luglio 2000, la famiglia Campagnolo è stata informata del ritrovamento del cadavere del loro congiunto. Il corpo dell'uomo, scoperto in una discarica di Uhrice il 29 aprile, era rimasto per tre mesi in una cella frigorifera all'istituto di Medicina legale di Brno. L'autotrasportatore era stato ucciso con un colpo alla nuca. Il 5 ottobre la salma è stata riportata in Italia, ed è stata ripetuta l'autopsia. Ancora sono molti i lati oscuri di questa vicenda, sulla quale i familiari e i colleghi di Nerio vorrebbero far luce.