Data pubblicazione:22/03/1997
Alle 9:50 del 2 marzo 1997, Mario Parolo e Teresa De Bellis si sono imbarcati su un Cessna 402 siglato YV784. Lo pilotava Efrain Rodriguez, proprietario della compagnia "Chapi Air". A bordo c'èra anche l'avvocato Antonio Anez, rappresentante di Amnesty International, con la sua compagna Graciela Lugo e l'amico australiano Robert Wood Bradley. In volo l'aereo ne seguiva altri due della stessa compagnia che effettuavano lo stesso tragitto. Ma a cinque chilometri da Roques, i piloti dei primi Cessna si sono resi conto che il terzo aereo non era più in coda e non rispondeva alle chiamate radio. Il tenente colonnello Mijares, capo della Divisione ricerca e salvataggio dell'Aeronautica militare del Venezuela, ha ricostruito le fasi della ricerca. Rodriguez ha mantenuto il contatto radio fino alle 10:18 e non ha segnalato guasti meccanici né avverse condizioni meteorologiche. Nell'ultima comunicazione ha indicato la sua posizione: 50 miglia nautiche a nord di Maiquetia, radiale 0.20, altitudine 5.000 piedi. Sono già le 11:50 quando viene allertato il Centro di coordinamento ricerche, che entra in azione solo alle ore 15. La Divisione ricerca e salvataggio ha assunto il comando delle operazioni che, sempre secondo il racconto di Mijares, sono proseguite fino alle 22:40 coinvolgendo l'Aeronautica militare, i Vigili del Fuoco e il Gruppo di recupero del Venezuela. La mattina seguente il colonnello dell' Aeronautica Pablo Perez ha comunicato dapprima l'avvistamento di due corpi a 40 miglia a nord di Maiquetia, poi il recupero di un solo corpo, quello dell'australiano. Bradley aveva la testa fracassata e presentava diverse fratture agli arti, ma nei suoi polmoni non c'era acqua, segno che era morto prima di cadere in mare. Nessuna traccia del Cessna, tanto che qualcuno ha iniziato a temere il sequestro del velivolo. Pare che il Cessna volasse sulla rotta dei narcotrafficanti che commerciano con il Centro America e che quel tipo di apparecchio fosse già stato sequestrato altre volte in passato. Del resto, a bordo dell'aereo, che aveva nove posti, avrebbero potuto esserci altri tre passeggeri, ma all'imbarco non è stata fatta alcuna registrazione.
Le informazioni che le autorità hanno comunicato di volta in volta alle famiglie dei dispersi sono contraddittorie. Lo testimoniano gli articoli apparsi sulla stampa locale. El Universal di Caracas il 4 marzo ha titolato “Recuperato il cadavere del passeggero australiano del piccolo aereo incidentato - L'incidente sarebbe avvenuto molto vicino all'arcipelago Los Roques”. Il giorno dopo lo stesso giornale riportava: "Hanno localizzato a sud-est di Los Roques i resti del piccolo velivolo”. Il titolo del 14 marzo era molto diverso: "L'aereo scomparso potrebbe essere stato sequestrato - Le autorità cominciano a scartare la tesi dell'incidente”. Gli archivi on line dei quotidiani locali documentano frequenti sequestri e incidenti nella zona, in cui sono stati coinvolti velivoli come quello scomparso.