Data pubblicazione:17/11/2010
Il 12 settembre 1992, Daniele aveva solo 3 anni quando venne ritrovato sulla battigia di Torre Chianca (Lecce). A trovarlo era stato un 12enne che passeggiava sulla spiaggia e che diede l’allarme. Immediatamente partirono i primi soccorsi e il piccolo fu trasportato all’ospedale di Lecce. In un primo momento si pensò ad un incidente, che il bambino fosse sfuggito al controllo dei genitori finendo in acqua. Solo 3 ore più tardi si scoprì che Daniele era stato violentato e ucciso da chi gli aveva tenuto la testa premuta sulla sabbia per abusare di lui. Da quel momento iniziarono le indagini, ma la scena crimine era ormai compromessa. Dopo 18 anni di inchieste e di indagati poi scagionati, il colpevole non ha ancora un nome. Una ragazza di 26 anni, che all’epoca dei fatti era una bambina e abitava nella stessa strada del piccolo Daniele, a due case di distanza, ha rivelato alcuni ricordi di quel giorno. In particolare ha ricordato che pochi minuti prima che la madre di Daniele bussasse alla loro casa per sapere se avevano lo avessero visto, aveva notato una "macchina bianca" sfrecciare a forte velocità verso l’uscita di quel tratto di strada chiusa. Una fatto anomalo dal momento che tutti percorrevano lentamente quella via, proprio perché frequentata da tanti bambini.