Data pubblicazione:07/11/2012
La sera di sabato 14 luglio Daniela Usai, 29 anni, da poco laureata in economia internazionale, si è imbarcata sul traghetto “Aurelia” della compagnia Tirrenia che collega Civitavecchia e Cagliari, acquistando il biglietto direttamente a bordo. Avrebbe dovuto raggiungere la famiglia in vacanza in Sardegna, ma non è mai arrivata a destinazione. Verso le 5 del mattino seguente una passeggera ha notato incustodita la sua borsa “Luis Vuitton”, contenente il portafogli con i documenti, un pc portatile “Apple” color fucsia, un mazzo di chiavi e i caricabatteria del pc e del cellulare), che verso le 6:45 ha consegnato alla reception della nave. Tra le 7:15 e le 7:45 sono stati diffusi annunci per cercare la proprietaria della borsa, poi è partito un giro di ispezione della nave. La mattina del 19 luglio un pescatore ha ritrovato il corpo senza vita di Daniela Usai a 5 miglia dal porto di Arbatax, una frazione costiera del comune di Tortolì (Ogliastra). Nessuna traccia del cellulare, né della somma di denaro che risulta avesse con sé e che non era nemmeno nella sua borsa. Non è stata trovata traccia di eventuali propositi suicidi nel diario che Daniela Usai aggiornava quotidianamente sul computer, nemmeno nell’ultima nota scritta a bordo della nave. Il giorno prima di partire, quando aveva chiamato la madre per annunciare il suo arrivo, le aveva chiesto di prepararle il suo piatto preferito, il maialino, promettendo anche di portarle una bolletta, che è stata effettivamente trovata nella borsa. “Non sappiamo nulla, neanche l’esito dell’autopsia”, ha detto la madre intervenendo a “Chi l’ha visto?” insieme alla cugina per lanciare un appello chi avesse notato qualcosa fra i passeggeri che si trovavano sul traghetto.