Data pubblicazione:22/05/2001
Erano le 12,30 del 29 aprile quando suor Piera, 62 anni, è stata ferita da un colpo sparato contro di lei mentre stava camminando sul marciapiede di viale Trastevere, a Roma. La suora stava facendo ritorno al convento delle francescane del Verbo incarnato, portando con sé una teca contenente almeno un'ostia consacrata, quando ha avvertito una violenta fitta al collo e poi un forte dolore al petto. Diversi gli aspetti contraddittori di questa vicenda: incredibilmente non si è finora trovato nessun testimone che abbia assistito al ferimento. Eppure, a quell’ora di domenica la zona è molto frequentata per il mercato di Porta Portese. La religiosa non ha chiesto aiuto a nessuno, anzi con una pallottola ficcata nel polmone è riuscita a percorrere 350 metri, quasi tutti in salita, per raggiungere il convento di via Ambrogio Traversari; lungo questo tragitto, non è stata trovata alcuna traccia di sangue. Nonostante la gravità della situazione, suor Piera si è recata in ospedale solo un’ora dopo il ferimento. Diverse le piste seguite dagli inquirenti, tutte allarmanti: un cecchino che ha sparato da un balcone o da un terrazzo, o il drammatico esito di un “gioco” pericoloso. Si è addirittura ipotizzato che quello sparo fosse diretto contro una delle tante macchine che ogni domenica parcheggiano lungo la strada privata di via Traversari, provocando disagi ai residenti: la reazione di un pazzo che avrebbe finito col ferire l'ignara suora. Gli inquirenti hanno infatti stabilito che il colpo non è stato esploso a bruciapelo, e l'idea di un pazzo che ha sparato dall'alto è quella che col passare dei giorni ha acquistato più concretezza. Studiando la traiettoria del proiettile all'interno del corpo, sono state fatte alcune ipotesi. Il colpo potrebbe essere partito da una delle finestre o da un terrazzo degli edifici che si trovano sullo stesso marciapiede dove la suora stava camminando. Ma in questo caso la religiosa avrebbe dovuto girarsi all'indietro di 180 gradi al momento dello sparo. Oppure, da un terrazzo su via Traversari, cioè 20 metri più avanti rispetto al luogo del ferimento indicato dalla suora. La pallottola estratta dal polmone non ha subìto deformazioni, quindi sarà possibile stabilire se il colpo sia stato esploso da una pistola, da un revolver o da una carabina. Suor Piera ha raccontato che - subito prima dell'incidente - ha incrociato sul marciapiede dove stava camminando due persone anziane che le ostruivano il passaggio. Nessuno, finora, si è fatto avanti per una testimonianza che potrebbe risultare molto preziosa nello svolgimento delle indagini.