Data pubblicazione:04/07/2014
Una mamma ha chiesto aiuto ai servizi sociali di un centro della provincia di Milano perché il padre di suo figlio era un violento e lei ha paura che possa portarlo all’estero e non vederlo mai più. Ma il processo che si mette in moto ha conseguenze tragiche: il bimbo perde la vita proprio nella struttura pubblica che doveva essere per lui un luogo protetto. Il 25 febbraio 2009 il piccolo Federico è stato ucciso a 9 anni dal padre Mohamed Barakat, con un colpo di pistola al collo e trenta coltellate, nella Asl di San Donato Milanese. L'uomo si è poi tolto la vita. Dopo aver raccontato l’agghiacciante vicenda, la madre ha chiesto l’aiuto degli spettatori: c’è qualcuno che quel giorno era presente o ha visto qualcosa tra le 16.30 e le 17.30? Sarebbe importante anche sapere se qualcuno ha visto il padre di Federico dare in escandescenze nei giorni precedenti.
La Corte Europea dei Diritti Umani ha respinto il ricorso della mamma del bimbo ucciso dal padre, durante un incontro protetto nella Asl di San Donato Milanese nel 2009. Definitiva la sentenza di assoluzione dell'Italia emessa l’11 maggio, per la Cedu la procedura penale per determinare se gli operatori sociali avessero una responsabilità nella morte del piccolo è stata efficace, e quindi non c'è stata violazione dei diritti della madre Antonella Penati.