Il 27 giugno scorso è stata ritrovata una BMW 320i bruciata sul greto del torrente Vedronza, in provincia di Udine. All’interno del bagagliaio i resti carbonizzati di un corpo, un mazzo di chiavi e un orologio. Secondo indiscrezioni, il corpo presentava una frattura al bacino procurata in vita. I Carabinieri di Udine e di Cividale hanno riferito come dal numero di telaio dell’auto siano risaliti al proprietario, Sergio Frascina, sposato e divorziato due volte, padre di due figli, il cui appartamento nel veneziano è stato aperto con le chiavi ritrovate. Autotrasportatore, Frascina avrebbe avuto recentemente una relazione con una donna di Belgrado (Serbia), presso la quale si sarebbe recato spesso. L’ultima volta è rientrato il 9 giugno. Nel periodo tra il 10 il 20 giugno, Frascina si sarebbe trovato nella provincia di Udine, pare nella zona di Gemona e di Villa Santina. Il 19 giugno avrebbe avuto un breve incontro con un collega nella piazza del municipio di Tarcento (Udine). Il 20 giugno quella che Frascina considerava la sua compagna ha ricevuto un messaggio sms: "Ti voglio bene. Un bacio, smac". Da allora il suo cellulare è risultato spento. Il 26 giugno dalle 15 alle 18 la sua auto sarebbe stata vista nel luogo dove poi è stata trovata. Sono in corso le analisi del Dna sulle ossa e sulle tracce di sangue che sarebbero state trovate intorno all’auto, per accertare se il corpo carbonizzato è proprio quello di Sergio Frascina.