Data pubblicazione:14/11/2000
Josef Unterhuber, traduttore presso l'ufficio Questioni linguistiche della provincia autonoma di Bolzano, è scomparso l'11 gennaio 1988. Quel giorno Josef ha presentato una richiesta di ferie per due settimane, e si è allontanato dall'ufficio alle sei di pomeriggio. Alle sei e mezzo ha telefonato alla madre dalla stazione ferroviaria della città, e ha detto - con un tono che alla signora è risultato insolito - che stava partendo, senza però specificare la meta. Non è più tornato a casa. In seguito alle ricerche effettuate dall'Interpol, si è scoperto che il giorno seguente alla scomparsa Josef ha presentato all'aeroporto di Vienna la richiesta di un visto per New York. Il 7 luglio dello stesso anno, l'uomo ha lasciato lo stato di New York. Il 12 febbraio 1989 la questura di Bolzano è stata informata dal consolato italiano di Boston che è stato rinvenuto il suo passaporto. Qui si perdono le sue tracce. Pochi giorni prima di scomparire, Josef Unterhuber si era recato in Austria dalla sua fidanzata, e le aveva chiesto di sposarlo. Al suo rifiuto, l'uomo era ripartito immediatamente per Bolzano, e aveva trascorso alcuni giorni da solo chiuso in casa, all'insaputa dei suoi familiari. "Chi l'ha visto?" ha scoperto che il passaporto è stato ritrovato a Boston in un luogo frequentato da homeless, persone senza fissa dimora.
Dopo la trasmissione del 14 novembre, sono arrivate diverse segnalazioni da Caposile (Venezia), e la madre di Josef ha chiesto a “Chi l’ha visto?” di verificarle. Ma il giovane austriaco che vive isolato in una piccola capanna sul fiume si chiama in realtà Arnold e non ha saputo raccontare nient’altro di sé.