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Scomparso

Mirna Bartolini

Edizione:2003/2004
Data pubblicazione:05/04/2004

Dopo la sua scomparsa, le amiche di Mirna Bartolini hanno ricevuto una serie di contraddittori e allarmanti messaggi partiti dal suo cellulare. La sua auto, introvabile per circa una settimana, è stata ritrovata in un posto centrale e già controllato, dall'uomo con il quale la donna ha di recente rotto una relazione malvista dai suoi due figli. Il 7 gennaio Mirna Bartolini ha incontrato a Grosseto l'ex fidanzato, con il quale è si è allontanata in auto. La stessa sera non si è recata a cena dalle amiche. Il giorno dopo avrebbe inviato un messaggio per dire di voler stare un po' da sola. Il suo telefono risultava irraggiungibile. Il giorno successivo ancora, un'amica si è recata a casa sua, dove ha trovato le finestre aperte e una lettera appoggiata sulla cassetta postale, contenente un assegno che lei aspettava, giacente dall'8 gennaio mattina. A parte il cane, in casa non mancava nulla, come se la donna fosse uscita per rientrare dopo poco tempo.

  • 1 marzo 2004

    Il 27 febbraio scorso, sulla base dei tabulati telefonici acquisiti, i Carabinieri di Grosseto hanno convocato l'ex fidanzato che, all'uscita dalla caserma ha dichiarato:"Mi hanno detto che sono arrivati dei tabulati telefonici e che sono partiti dei messaggi dal telefono di Mirna per quello dell'amica da S.Severo (Foggia) durante la mia permanenza lì. Ho pensato che qualcuno mi voglia incastrare, che qualcuno abbia portato Mirna a S.Severo a mia insaputa. Non so cosa dire. E' un rebus per me. Fino a quando non ricompare la Mirna sarà un tormento per tutti quanti".

  • 29 marzo 2004

    Il 7 gennaio scorso, quando Mirna Bartolini ha incontrato Pasquale Stabilito a Grosseto e si è allontanata in auto con lui, è stata portata direttamente a casa dell'uomo. Qui, verso le 12, probabilmente c'è stato un diverbio, durante il quale Stabilito ha ferito mortalmente Mirna Bartolini con una pistola calibro 9, non ritrovata. A sera, l'uomo ha mutilato e bruciato il corpo in giardino, sbarazzandosi dei resti in un campo vicino alla statale Aurelia, nei pressi di Tarquinia (Viterbo). Quindi si è recato a casa della donna a prelevare il suo cane per ucciderlo. Nei giorni successivi ha cominciato a inviare sms usando la scheda del telefonino della sua vittima, che è stato ritrovato il 19 febbraio a S.Severo (Foggia), il paese dei suoi genitori.
    Durante la conseguente perquisizione in casa sua sono stati sequestrati alcuni oggetti, abiti, scarpe, effetti personali e un'accetta, sui quali sono state rilevate tracce di sangue. Il 24 marzo, dopo venti ore di interrogatorio, Pasquale Stabilito ha confessato l'omicidio e indicato il luogo dove ha gettato il corpo. Inoltre, avrebbe spontaneamente parlato di altri delitti avvenuti nella zona tra Grosseto e Pisa, facendo balenare l'ipotesi che ci si trovi di fronte a un serial killer.

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