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Scomparso

Giuseppe Bruno

Data pubblicazione:07/06/2004

Con i risparmi della sua attività di autotrasportatore Giuseppe Bruno aveva comprato da pochi mesi una rivendita di tabacchi dove ha trascorso tutta la giornata del 27 maggio scorso. Quella notte non è rientrato a casa e il suo telefonino acceso non rispondeva alle chiamate dei familiari. Al negozio l'impianto d'allarme non era inserito e la saracinesca era abbassata ma non chiusa a chiave. All'interno c'erano tutte le cose da cui Giuseppe Bruno non si separava mai: la valigetta con i documenti, il portafogli, il cellulare e le pillole che deve prendere quotidianamente. La sua auto è stata ritrovata due giorni dopo dai Carabinieri in una piazzola di sosta sull'autostrada, in direzione di Catania. Era chiusa regolarmente e all'interno c'erano le chiavi della tabaccheria. Dalle condizioni del fondo del veicolo, un fuoristrada, sembra che abbia viaggiato su terreni di campagna. Sono in corso i rilievi da parte del Reparto Investigazioni Scientifiche. Le indagini sono indirizzate tra i presunti debitori di Bruno, che aveva bisogno di fondi per acquistare un terreno insieme ad un amico.

  • 4 ottobre 2004

    Pare che Giuseppe Bruno si sia allontanato dalla sua tabaccheria a bordo del fuoristrada per riscuotere diverse migliaia di Euro, forse 90.000, da un allevatore di ovini suo debitore. Il suo passaggio verso la casa dell'uomo sarebbe stato registrato dalla telecamera di un area di servizio. L'allevatore avrebbe confermato di aver saldato il debito in contanti, ricevendo indietro gli assegni consegnati a Bruno in garanzia. Sempre secondo il racconto dell'uomo, dopo aver riscosso la somma, Bruno si sarebbe allontanato con il suo fuoristrada. Prima delle 16 la telecamera dell'area di servizio avrebbe registrato anche il secondo passaggio, questa volta in modo più confuso. Corre voce che Giuseppe Bruno sia rientrato alla tabaccheria e che verso le 16 sarebbe uscito nuovamente con due uomini, ma non si sa se questo sia vero.

  • 4 aprile 2005

    L'auto di Giuseppe Bruno, ritrovata in un'area di sosta dell'autostrada, potrebbe essere stata portata sul luogo da una persona diversa da Giuseppe Bruno. I Carabinieri sarebbero convinti che si tratti di un caso di lupara bianca, ma la moglie dell'uomo scomparso ancora non riesce a spiegarsene le ragioni. A quasi un anno dalla scomparsa di Giuseppe Bruno, l'1 aprile scorso la moglie è partita insieme ad alcuni dei figli per una città del centro-nord, dove vivono i genitori, alla ricerca di un lavoro. Nel frattempo il terreno e la tabaccheria di proprietà del marito sono stati venduti per mantenere la famiglia.

  • 16 giugno 2008

    A quattro anni dalla scomparsa di Giuseppe Bruno, la moglie e le figlie hanno chiesto che si riapra il caso e si continui ad indagare sulla sua sorte. Dopo avere saputo che il Commissario Straordinario per le persone scomparse, il prefetto Rino Monaco, è intervenuto per riaprire le indagini, durante la trasmissione hanno rivolto un appello agli abitanti di Villarosa (Enna) e a chiunque abbia visto o sappia qualcosa.

  • 23 maggio 2012

    Sono passati otto anni dalla scomparsa di Giuseppe Bruno. Otto anni nei quali i familiari hanno sempre lottato per cercare la verità. In occasione dell’anniversario della scomparsa la figlia ha annunciato a “Chi l’ha visto?” la preparazione di un volantino da distribuire a Enna e provincia nella speranza di sensibilizzare i cittadini che potrebbero ricordare o sapere che fine ha fatto il padre.

  • 22 febbraio 2017

    "Particolari agghiaccianti. Speravo almeno di riavere il corpo". La moglie di Giuseppe Bruno tra le lacrime a "Chi l'ha visto?" dopo l'arresto dei quattro fratelli Nicosia da parte di carabinieri e polizia. Due di loro, Maurizio e Michele, sono accusati di averlo ucciso. Il corpo sarebbe stato sezionato con una motosega e poi in parte dato in pasto agli animali, in parte bruciato in un fusto metallico.

  • 15 gennaio 2021

    Sono cadute in Cassazione l’aggravante dei motivi abbietti e futili e l’accusa di associazione mafiosa (416 bis) per Maurizio Giuseppe Nicosia, condannato all'ergastolo per l’omicidio di Giuseppe Bruno, scomparso nel 2004. Rinvio alla Corte d’Appello di Catania per un nuovo processo per rideterminare la pena. Definitiva l’assoluzione in appello del cugino Michele, condannato in primo grado a 14 anni per concorso in omicidio. “Un incubo che non avrà mai fine, ma almeno l’assassino di mio padre dopo 17 anni ha un volto e un nome. Delusione per la possibilità di una riduzione della pena, ma continuiamo a credere nella giustizia. Guardo mia figlia negli occhi, gli stessi occhi che aveva mio padre, e lui mi manca ogni giorno di più. Penso a che nonno meraviglioso e amorevole sarebbe stato. Ci hanno privato dell’amore di un padre e mai nessuno potrà restituircelo. Loro continueranno a vivere le loro vite come se nulla fosse. Le nostre sono state per sempre segnate da un dolore inestinguibile”, il commento a “Chi l’ha visto?” di Silvia, la figlia maggiore di Giuseppe Bruno.

  • 28 aprile 2021

    Ucciso e dato in pasto ai maiali: Dopo la riduzione di pena, l’assassino di Giuseppe Bruno potrebbe tornare libero. “Vogliamo giustizia e che persone come queste non facciano del male ad altri”, i familiari a “Chi l’ha visto?”.

  • 12 ottobre 2021

    Maurizio Nicosia è stato condannato a 16 anni per l'omicidio di Giuseppe Bruno, scomparso nel 2004, nel processo d’appello bis. Il nuovo giudizio dopo il rinvio dalla Cassazione, che aveva escluso l'aggravante dei motivi abbietti e futili e art. 416 bis, annullato senza rinvio. “Vogliamo giustizia e che persone come queste non facciano del male ad altri”, i familiari a “Chi l’ha visto?”.

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