Edizione:2004/2005
Data pubblicazione:04/10/2004
Il 12 giugno scorso una coppia di pensionati ha rinvenuto il cadavere di una donna, privo di documenti, in un canale della campagna di Campi Bisenzio (Firenze). L'esame autoptico del corpo in avanzato stato di decomposizione non ha rilevato lesioni traumatiche o segni di violenza e ha stabilito che la morte risalirebbe alla prima settimana di giugno. La donna era di origine orientale, di età tra i 22 e i 35 anni, alta 164 centimetri circa, con i capelli castani abbastanza lunghi, la corporatura regolare. Non fumava, non faceva uso di droghe, era ben curata nel fisico e nell'abbigliamento. Alle unghie dei piedi aveva uno smalto di colore arancio metallizzato. Indossava una canottiera beige taglia 15 in viscosa marca Maria Giulia Belli, un pantalone bianco crema a zampa di elefante marca Sasch, un paio di gambaletti in cotone trasparenti, un anello di oro bianco con tre zirconi, quello centrale quadrato e i due laterali a forma di cuore, di manifattura cinese. La dentatura, in ottime condizioni e priva di carie, presentava una scalfittura su un incisivo superiore e uno inferiore, come se la donna fosse solita tagliare del filo con in denti. La buona cura delle mani indicherebbe che non faceva lavori manuali. Grazie all'unica impronta digitale che è stato possibile ricostruire si è potuto escludere che la sconosciuta fosse stata schedata in passato.