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Scomparso

Il sequestro dell'imprenditore Andrea Calevo

Data pubblicazione:19/12/2012

La famiglia di Andrea Calevo, il giovane imprenditore edile rapito nella sua villa di Lerici domenica 16 dicembre, vuole avere la certezza che sia vivo e che sia in buono stato di salute. Con un comunicato si è rivolta direttamente ai sequestratori: “Purtroppo al momento non abbiamo notizie sulle sorti di Andrea. Finora non abbiamo avuto contatto alcuno con i rapitori o con qualunque altra persona coinvolta nel sequestro. Per noi è della massima importanza avere informazioni al più presto sul suo stato di salute”. L’appello è stato esteso a chiunque abbia informazioni utili, affinché contattati subito i carabinieri. Ieri, il parroco di Romito Magra, Luigi Vegini, si è offerto come ostaggio al posto di Andrea Calevo e ha tenuto in serata una veglia di preghiera in parrocchia. Domenica 16 dicembre, poco dopo le 22, Andrea Calevo, 31 anni, proprietari della società edile “Calevo Nestore & Figlio srl” fondata oltre 120 anni fa, è tornato a casa con la sua Audi A1. La villa si trova sulla collina di Lerici e affaccia sul golfo di La Spezia. Secondo una prima ricostruzione, varcato il cancello aperto con il telecomando avrebbe trovato ad aspettarlo tre uomini con il volto coperto da passamontagna, due dei quali armati, che lo avrebbero costretto a entrare in casa. I tre, uno dei quali parlava con uno forte accento dell'Est Europa, hanno costretto la madre dell'imprenditore ad aprire la cassaforte. Dopo avere preso circa 3000 euro in contanti e qualche gioiello, uno dei banditi ha legato la donna a una sedia con del nastro adesivo mentre gli altri due hanno trascinato Andrea Calevo fuori, sulla sua auto. Prima di fuggire i malviventi hanno detto alla madre: “Non ti preoccupare, te lo riportiamo presto”. Quando la signora è riuscita a liberarsi ha avvertito i carabinieri che hanno cominciato le ricerche. I cellulari di Calevo sono stati ritrovati in giardino assieme al cordless, mentre Audi A1 scura, con due fasce laterali chiare nella parte esterna del tettuccio, era a 5 chilometri, parzialmente immersa nel fiume Magra. I rapitori si sarebbero allontanati con il rapito su un’altra auto, che non è stata ancora ritrovata. A poco meno di due minuti c’è il casello autostradale di La Spezia dal quale si può prendere la A15 per Parma o la A12 per Genova - Rosignano.

  • 31 dicembre 2012

    Andrea Calevo è stato liberato a Sarzana (La Spezia) al termine di una operazione di Polizia di Carabinieri, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Genova. - Calevo sarebbe stato trovato da solo nello scantinato di un'abitazione di un pregiudicato. Sarebbero stati effettuati tre fermi.

  • 1 aprile 2014

    Pene da 7 a 13 anni sono state inflitte a quattro  sequestratori dell'imprenditore di Lerici Andrea Calevo, rapito  il 16 dicembre 2012 e liberato dopo 15 giorni. Il gup Nadia Magrini, nel processo con rito abbreviato, ha condannato Davide Bandoni a 13 anni, Simon Hailaj a 11 anni e 8 mesi, Emiliano Shota a 12 anni,  Fabion Vila a 7 anni e 8 mesi. La condanna è per sequestro di persona finalizzato all'estorsione. Il gup ha disposto anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per i quattro condannati. Per tre di loro, che sono di nazionalità albanese, il giudice ha disposto l'espulsione dal territorio nazionale a pena espiata. I quattro sono stati tutti condannati anche al risarcimento del danno alle parti civili, Andrea Calevo e la madre Sandra Podestà. Presso la Corte d'Assise della Spezia è in corso invece il processo all’uomo accusato di essere l’organizzatore del rapimento, Pierluigi Destri, 70 anni, zio di Bandoni. Insieme a lui sono a giudizio Carlo Salvatore Antola e Anna Viti, con l’accusa di essere stati a conoscenza dei fatti ma di non denunciati, e Giancarlo Ferrari accusato di avere accompagnato Destri a fare la telefonata con cui venne chiesto il riscatto.

    Destri è l’ex datore di lavoro di Mohammed Cherkaoui, operaio edile scomparso nel settembre 2009.

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