Data pubblicazione:07/11/2000
Roberto Carallo, 24 anni, viene trovato in fin di vita in un boschetto del Parco Due di Rozzano, un grosso centro a sud di Milano, il 10 giugno 2000 intorno alle 9 di sera. Il giovane era andato nel giardino sotto casa con il cane della fidanzata. E' stato proprio il pastore tedesco - tornato indietro da solo e tutto sporco di fango - a dare l'allarme. L'uomo, sdraiato a terra con la schiena appoggiata ad un albero, aveva intorno al collo il guinzaglio del cane; oltre a evidenti segni di strangolamento, presentava altri segni sospetti sul corpo. I carabinieri hanno classificato il caso come suicidio, ma il magistrato di turno non è convinto, e sta indagando sulla morte del ragazzo.
Roberto lavorava con il padre per una ditta di insegne luminose. Sembra che negli ultimi tempi avesse ricevuto delle minacce, e che qualche giorno prima di morire qualcuno gli avesse squarciato le ruote e spaccato i vetri della macchina. I familiari sono convinti che Roberto sia stato ucciso, e che gli assassini abbiano poi organizzato la messinscena.