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Scomparso

Napoli: identificato il killer del rione Sanità

Data pubblicazione:29/10/2009

La Procura della Repubblica di Napoli ha disposto la diffusione del filmato nel quale viene ripresa la scena dell’omicidio di Mariano Bacioterracino, avvenuto nel quartiere napoletano della Sanitá, lo scorso 11 maggio sollecitando “la collaborazione di chiunque sia in grado di fornire informazioni utili all’identificazione del killer”. La scena del delitto fu ripresa da una telecamera di un impianto di videosorveglianza. Il provvedimento, si legge in una nota, “è stato adottato in quanto a tutt’oggi non è stato possibile identificare né  l’esecutore materiale del delitto nè la persona che si ritiene abbia svolto il ruolo di ‘specchiettista’, entrambi ben visibili nel video”.

[Guarda il filmato dal TG3]

  • 30 ottobre 2009

    Secondo la Procura non ci sono state segnalazioni dopo la pubblicazione del video dell’esecuzione di Mariano Bacioterracino. L’ex assessore della Provincia di Napoli, Francesco Emilio Borrelli ha dichiarato che, dopo aver offerto duemila euro per ogni segnalazione utile, ne sarebbero arrivate tre. Intanto si è appreso che la figlia dellavittima, Lucia di tredici anni, aveva già visto le immagini dell'omiocidio del padre, inviate da un anonimo al suo telefonino.

  • 31 ottobre 2009

    E' ancora irreperibile ma ha un nome l'uomo ripeso dalle telecamere di sicurezza di un bar del rione Sanità di Napoli mentre uccide il pregiudicato Mariano Bacioterracino. L'omicida è un pregiudicato trentenne della periferia nord di Napoli, fuggito dalla città dopo la diffusione del video, decisa dagli inquirenti come estremo tentativo per identificare il killer. A rivelare il nome è stata una fonte confidenziale.

  • 21 giugno 2011

    E' stato condannato all'ergastolo il pregiudicato Costanzo Apice, imputato per l'omicidio di Mariano Bacioterracino, avvenuto nel maggio del 2009 nel Rione Sanità a Napoli. Le sequenze del delitto furono riprese da una telecamera a circuito chiuso collocata all'esterno di un bar. La sentenza è stata emessa oggi dalla Corte di assise di Napoli che ha accolto le richieste del pm della Dda Sergio Amato.

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