Data pubblicazione:18/11/2015
Shpetim e Teuta Pasho, marito e moglie, vivono in Albania e vengono periodicamente in Toscana, dove vivono i loro figli. Il 4 ottobre 2015 sono arrivati in Italia dove hanno trascorso un mese. Il 2 novembre la figlia ha ricevuto una telefonata da un numero anonimo in cui la madre le diceva di non voler rispondere a nessuno. Da allora, nessuna notizia. I due coniugi avevano anche parlato di andare in Germania ma i riscontri non hanno dato esito. Potrebbero essere in difficoltà.
Coniugi Pasho: Si cerca Dna sulle valigie che contenevano i corpi e nell’appartamento di Firenze dove sarebbero stati uccisi. La procura incarica il Ris dei Carabinieri di Roma. Eventuali profili saranno comparati con quelli degli indagati, il figlio, la ex fidanzata e il fratello minore di lei.
Altre due persone risultano indagate oltre a Elona. Sono il fratello minore della donna, anche lui in carcere a Massa, e il figlio dei coniugi Pasho, Taulant, detenuto in Svizzera. Nei prossimi giorni accertamenti irripetibili su tracce di Dna isolate dai Ris dei Carabinieri di Roma nell'appartamento di via Fontana a Firenze
Corpi nelle valigie: Istanza di scarcerazione dei legali dell’ex fidanzata del figlio dei coniugi Pasho. Per il gip di Firenze, che aveva convalidato il suo fermo, Elona può "nuovamente commettere reati della medesima natura" e “presumibilmente si è avvalsa dell'operato di complici". Chi erano?
Corpi nelle valigie: Sono di Shpetim Pasho i resti dell’uomo, identificati dagli inquirenti grazie all'esame delle impronte digitali.
I due corpi trovati nelle valigie nel campo di Sollicciano (Firenze) potrebbero appartenere a Shpetim e Teuta, coniugi scomparsi cinque anni fa da Scandicci? Erano venuti in Italia dall’Albania per vedere il figlio che si trovava in carcere, esattamente quello di Sollicciano. I redattori di "Chi l’ha visto?" sono stati contattati dalla figlia all’epoca della scomparsa. Nessuna traccia dei genitori, dopo l’ultima telefonata da Scandicci, dove avevano trovato un appartamento in affitto per il loro soggiorno.
Estradato dalla Svizzera in Italia Taulant Pasho, indagato per la morte dei genitori Shpetim e Teuta. E’ ora detenuto nel carcere di Como per altri reati. Indagati anche l'ex fidanzata, Elona Kalesha, e il fratello minore di lei.
Omicidio dei coniugi Pasho: Elona Kalesha resta in carcere, respinto dal Tribunale del Riesame il ricorso dei difensori contro la decisione del gip di Firenze. L’istanza era stata avanzata dopo che non era stato trovato il suo Dna sulle valigie.
Su richiesta della procura di Firenze, il gip ha archiviato la posizione di Taulant Pasho, il figlio di Shpetim e Teuta. Nell'inchiesta sull'omicidio della coppia restano indagati l'ex fidanzata Elona Kalesha, in carcere da dicembre, e suo fratello Denis Kalesha.
La procura di Firenze ha chiuso le indagini su Elona Kalesha, detenuta da dicembre. Archiviata la posizione del fratello. Il gip ha scagionato nei giorni scorsi l’ex fidanzato e figlio delle vittime, i coniugi Shpetim e Teuta Pasho.
La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio volontario di Elona Kalesha, ex fidanzata del figlio dei coniugi Shpetim e Teuta Pasho. Per l’accusa sarebbero stati uccisi per impedire che rivelassero che lei aspettava un bambino da un altro uomo. L'udienza preliminare è stata fissata per il 3 dicembre.
Il gup di Firenze ha disposto il rinvio a giudizio per omicidio volontario di Elona Kalesha, ex fidanzata del figlio dei coniugi Shpetim e Teuta Pasho, che si è costituito parte civile. Per l’accusa sarebbero stati uccisi il giorno prima della scarcerazione del figlio, per impedire che gli rivelassero che la donna aspettava un figlio da un altro uomo. Prima udienza del processo il 15 febbraio.
“Quella valigia è molto simile a una delle mie, lei disse che l’avevano presa i miei genitori”. Taulant Pasho, il figlio di Shpetim e Teuta, al processo all'ex fidanzata Elona Kalesha, accusata del loro omicidio in concorso con ignoti. "Non sono mai stato al corrente né della gravidanza né dell'aborto”, ha detto riferendosi al possibile movente del delitto insieme al furto del denaro della coppia.
Elona Kalesha condannata a 30 anni in primo grado per l’omicidio volontario dei genitori dell'ex fidanzato, Teuta e Shpetim Pasho, scomparsi il 2 novembre 2015. I loro resti furono trovati cinque anni dopo in un campo tra la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e il carcere di Sollicciano. Per l’accusa sarebbero stati uccisi il giorno prima della scarcerazione del figlio, per impedire che gli rivelassero che l’imputata aspettava un figlio da un altro uomo.