Edizione:2002/2003
Data pubblicazione:09/12/2002
La mattina del 3 di ottobre 2002, in seguito a una segnalazione anonima, è stato ritrovato il cadavere completamente scheletrizzato di una giovane donna. Era ai piedi di un traliccio dell'alta tensione a Filettole, un'area boschiva vicino Prato. Al traliccio erano legate a forma di fiocco due cravatte identiche. La polizia locale sta vagliando tutte le denunce di scomparsa di quest'anno, per cercare di dare un'identità ai resti rinvenuti.
Il medico legale, il dottor Francesco Sgrò ha eseguito l'autopsia: "Dovrebbe essere con una buona certezza di sesso femminile. L'affermazione si basa sulle ossa del bacino. Si potrebbe ipotizzare un'età intorno ai 30 anni. Gli indici antropometrici danno tutti valori che potrebbero orientare verso la razza asiatica. A me sembra che sia morta per gli esiti di un paio di violentissimi colpi che hanno prodotto delle grosse fratture craniofacciali. Potrebbe essere stata colpita con un corpo contundente oppure essere stata presa per la testa e sbattuta contro qualcosa di solido, per esempio il piede del traliccio. Penserei a una morte situata intorno alla fine di maggio, primi di giugno, circa quattro mesi prima del ritrovamento".
Il dr. Antonino Mendolia, della Procura della Repubblica di Prato, ha precisato: "Il corpo era composto, coperto da un telo plastificato, che presenta delle iscrizioni in caratteri latini, ma chiaramente cinesi, che tradotte in italiano significano approssimativamente 'Uniti si vince'. L'abbigliamento è perfettamente compatibile con il periodo indicato dal medico legale come data della morte". La donna indossava una maglietta a maniche corte di marca Bindiya, dei jeans marca Indian Motocycle, taglia inglese 32, e un reggiseno con imbottiture oleose. L'altezza dovrebbe aggirarsi intorno ai 162 centimetri.
Sono stati rinvenuti anche dei gioielli: sei orecchini, tre per lobo, due dei quali sono pendenti che rappresentano il sole e la luna,una coppia di coccinelle, un collier, una collanina con due ciondoli, una testa di egiziana e un delfino. Ci sono anche dei braccialetti: uno con lettere componibili che formano il nome Maria accanto a una mezza luna, un altro a maglia piatta e, all'altro braccio, un bracciale a maglia fine. E ancora un anello con montatura a giorno e uno zircone. "La presenza di un nome italiano sul bracciale non deve necessariamente fare pensare ad una persona della nostra nazionalità. Spesso cittadine straniere, in modo particolare quelle asiatiche, ricorrono a nomignoli italiani per farsi conoscere anche fuori dalle loro comunità" ha concluso il dr. Mendolia.