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Scomparso

Mario Pecoraro

Edizione:2003/2004
Data pubblicazione:03/05/2004

Le tre sorelle di Mario Pecoraro non sono per niente convinte della ricostruzione dei fatti e delle testimonianze secondo le quali il fratello si sarebbe suicidato gettandosi nel fiume che attraversa Brema (Germania), il Weser, dal quale è stato ripescato il 9 giugno 2003. L'uomo, che aveva già lavorato 14 anni in Germania, quattro giorni prima era improvvisamente partito per la città tedesca, dopo che aveva svenduto la sua casa di S.Stefano di Cadore per sistemarsi provvisoriamente a Belluno. Il giorno prima di partire aveva venduto anche l'auto, incassando 800 Euro. A Brema il 6 giugno doveva presentarsi ai proprietari del Bar Vanilla Dream, all'interno della stazione ferroviaria, ma vi sarebbe giunto in ritardo e alticcio, secondo il coordinatore del personale del locale. Avrebbe anche chiesto un piccolo anticipo per mangiare, perché senza denaro. Un contegno molto diverso da quello usuale tenuto da Pecoraro nei precedenti impieghi. Poi avrebbe lasciato i bagagli nell'alloggio assegnatogli senza farvi ritorno per la notte. Parecchi mesi dopo una delle sue borse, con pochi indumenti e il cellulare, è stata recuperata da un deposito ferroviario di Wuppertal, presso Dusseldorf, dove era stata inviata dopo il ritrovamento sul binario 1 della stazione di Brema, avvenuto tre giorni dopo la morte. La Polizia ha restituito anche il portafogli dell'uomo, con dentro la foto di una donna di origine polacca sconosciuta alla famiglia. Tutte le altre sue cose sono sparite. Le sorelle, alle quali Pecoraro aveva promesso di tornare in Italia a settembre per il matrimonio del nipote, sono convinte che nei tre giorni di permanenza a Brema sia accaduto qualcosa di grave, maturato forse nei mesi immediatamente precedenti il suo viaggio.

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