Edizione:2003/2004
Data pubblicazione:21/11/2003
La mattina del 6 novembre scorso, a Dasà (Vibo Valentia), tra le nove e le nove e un quarto del mattino, il corpo senza vita di Elisabetta Esposito è stato trovato dalla sua padrona di casa sulle scale della palazzina, abitata solo dalla sua famiglia e da quella della vittima. La donna sarebbe accorsa dopo aver sentito delle grida. L'intero stabile è stato posto sotto sequestro, con lo sfratto provvisorio di tutti i residenti, incluso il marito della donna assassinata.
Elisabetta Esposito è stata trafitta da sei coltellate, da una persona che forse la donna conosceva, visto che gli sarebbe andata incontro in pigiama. La dinamica esatta dell'aggressione è ancora al vaglio degli inquirenti, che avrebbero lasciato intendere di aver imboccato una pista precisa e sarebbero solo in attesa di riscontri. L'interno del palazzo e i dintorni sono stati setacciati dai RIS dei Carabinieri di Messina alla ricerca di tracce utili alle indagini. Si è cercata soprattutto l'arma del delitto, che secondo i periti sarebbe un coltello da caccia a serramanico.
Elisabetta Esposito era diventata famosa in paese perché nel febbraio del '99 aveva detto di aver visto lacrime di sangue sul volto di una statuetta della Madonna Immacolata.